Fitoterapia
Fitoterapia: le piante dalla A alla Z
GINSENG
Pianta e uso tradizionale
Il ginseng appartiene alla famiglia delle Araliacee ed è una pianta “ad attività adattogena”, capace cioè di rendere l’organismo più resistente agli stress ambientali e in generale di migliorarne lo stato di benessere; se ne impiegano le radici principali e secondarie, molto ricche di sostanze attive (in particolare i ginsenosidi). Tra gli impieghi terapeutici tradizionali del ginseng rientrano il potenziamento delle difese immunitarie, la resistenza alla fatica fisica e il miglioramento della resa intellettiva, ma anche la cura di soggetti affetti da sindrome da fatica cronica, depressione, disturbi d’ansia e svariati altri disordini (tra cui quelli della menopausa).
Efficacia
In base a studi effettuati sull’uomo, il ginseng è in grado di migliorare i tempi di reazione nonché alcune abilità intellettive, quali il pensiero astratto e le capacità di calcolo; combinato con il gingko, ha dimostrato di poter migliorare la memoria.
Recenti studi italiani hanno evidenziato la capacità del ginseng di migliorare la resistenza alle malattie da raffreddamento, influenza compresa; altri studi ne hanno dimostrato l’utilità nella cura di soggetti con disfunzione erettile. Infine, nei diabetici di tipo 2 dosi giornaliere di 200 mg hanno provocato un miglioramento nel controllo della glicemia.
Per quanto riguarda gli altri tradizionali impieghi terapeutici del ginseng, non esistono evidenze scientifiche di efficacia.
Sicurezza d’impiego
Il ginseng è citato nelle monografie dell’OMS e nelle Farmacopee Ufficiali italiana ed europea. Non sono state segnalate nell’uomo reazioni dannose dovute a interazioni con altri farmaci o piante medicinali eccetto gli anticoagulanti orali e la fenalazina.
Mancano studi clinici che ne confermino con certezza la sicurezza d’uso in gravidanza, in allattamento e nei bambini, per cui se ne raccomanda un uso prudente e solo su prescrizione medica; uguale prudenza e il consiglio del medico sono opportuni per i soggetti sottoposti a trapianti d’organo o affetti da malattie autoimmuni, problemi di coagulazione e cardiopatie, così come le donne colpite da patologie tumorali (utero, mammella, ovaio) o endometriosi.
Consigli e raccomandazioni
Si consiglia l’impiego del ginseng per periodi non superiori a tre mesi consecutivi. Per i casi sopra citati, nei quali il ginseng è apparso efficace, sono state indicate dosi di 100-200 mg al giorno.
Le persone che assumono contemporaneamente ginseng e digitale devono avvertire il medico perché i valori della digossinemia (uno specifico esame del sangue) possono risultare alterati.
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