Fitoterapia
Fitoterapia: le piante dalla A alla Z
IPPOCASTANO
Pianta e uso tradizionale
Dai semi disseccati dell’ippocastano (famiglia delle Ippocastanacee), albero diffuso in tutto il mondo, si ottengono numerose sostanze, tra cui una miscela complessivamente indicata come escina, cui vengono fatte risalire le proprietà della pianta. Ne è stato descritto l’uso in campo medico sin dalla fine dell’Ottocento per la cura di soggetti con problemi di circolazione venosa e di emorroidi.
Efficacia
L’estratto di ippocastano viene usato, in preparazione da assumere per via orale, come coadiuvante nel trattamento dei sintomi dell’insufficienza venosa cronica (senso di peso alle gambe, prurito, gonfiore, crampi); per problemi analoghi o piccoli traumi viene anche applicato localmente.
Sicurezza d’impiego
L’estratto di ippocastano è presente nelle monografie dell’OMS e nella Farmacopea Ufficiale italiana. L’uso in gravidanza è consigliato solo su indicazione medica, anche se studi clinici condotti su donne incinte non hanno evidenziato effetti patologici né sulla gravida né sul feto in conseguenza della sua assunzione.
Consigli e raccomandazioni
Si sconsiglia l’impiego dell’estratto di ippocastano durante una terapia con farmaci di cui sia nota l’azione tossica a livello renale o in caso di terapia con farmaci antiaggreganti o anticoagulanti. Non esistono condizioni che ne giustifichino l’utilizzo in età pediatrica.
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