Fitoterapia
Fitoterapia: le piante dalla A alla Z
PROPOLI
Uso tradizionale
La propoli è prodotta dalle api, che raccolgono e lavorano materiale vegetale prelevato dai fiori, dai germogli e dalla corteccia di alcune piante: tale materiale viene elaborato, arricchito e trasformato in propoli, sostanza che ha la funzione di difendere l’alveare contro le aggressioni dall’esterno. Le api utilizzano la propoli per rivestire l’interno delle celle dove vengono depositate le uova e allevate le larve, bloccando tutte le piccole fessure che potrebbero permettere l’ingresso ad altri insetti, oltre che per “mummificare” i cadaveri di animali morti all’interno dell’alveare e per costruire barriere di difesa.
L’uomo, invece, si serve tradizionalmente di questa sostanza per migliorare le difese immunitarie e curare infezioni da batteri e funghi, raffreddore, influenza e così via, ma la adopera anche come antinfiammatorio e per le sue proprietà antiossidanti.
La propoli si impiega anche per uso cutaneo, nel trattamento di ferite, infezioni da herpes dei genitali e ustioni di grado lieve.
Efficacia
Studi clinici hanno confermato l’utilità della propoli nel trattamento delle lesioni dei genitali causate dal virus herpes simplex di tipo 2: una preparazione in crema alla propoli concentrata al 3% favorisce la guarigione in maniera altrettanto veloce dei farmaci di sintesi di solito usati per questi problemi. Prodotti a base di propoli da usare per risciacqui e gargarismi si sono rivelati utili nel trattamento delle lesioni delle gengive.
In combinazione con l’echinacea, la propoli si è rivelata efficace nel trattamento e nella prevenzione del raffreddore e delle infezioni delle alte vie respiratorie.
Nonostante alcuni risultati molto promettenti, non esiste ancora una dimostrazione scientifica di efficacia per quanto riguarda le altre tradizionali applicazioni terapeutiche della sostanza.
Sicurezza d’impiego
Nella propoli possono accumularsi contaminanti ambientali: è opportuno quindi accertarsi che i prodotti che si intendono assumere siano stati sottoposti a tutti i controlli previsti per escludere la presenza di sostanze nocive alla salute.
Per la sua ricchezza in flavonoidi, recenti disposizioni del Ministero della Salute hanno sconsigliato l’uso della propoli durante la gravidanza e l’allattamento; d’altra parte l’utilizzo diffuso e prolungato non ha mai evidenziato situazioni di pericolo in nessuna età della vita. Assunta per via orale, la sostanza può causare reazioni allergiche in soggetti predisposti.
Consigli e raccomandazioni
Nelle infezioni virali delle prime vie aeree la propoli può essere usata in forma di spray orale, da spruzzare più volte nell’arco della giornata sin dai primi sintomi di malattia. Una crema alla propoli al 3% può essere usata nel trattamento delle infezioni erpetiche di cute e mucose, applicandola 4 volte al giorno sino a guarigione delle lesioni (è bene fare attenzione, nel bambino, a usare prodotti privi di alcol). Per l’uso orale non è possibile dare indicazioni di dosaggi standard giornalieri, sia perché non esistono dati scientifici in materia sia per la variabilità dei prodotti in commercio.
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