Fitoterapia
Fitoterapia: le piante dalla A alla Z
TANACETO
Pianta e uso tradizionale
Il tanaceto appartiene alla famiglia delle Asteracee: i fiori e le parti aeree della pianta sono usati tradizionalmente per curare la febbre e le irregolarità mestruali e per prevenire e trattare il mal di testa, oltre che per alleviare i dolori reumatici, la psoriasi, le allergie, l’asma, le vertigini, gli acufeni, la nausea, il vomito e molto altro ancora.
Efficacia
Gli studi sull’uomo hanno evidenziato che l’assunzione di tanaceto è efficace nella prevenzione dell’emicrania, della quale si riducono numero di attacchi e intensità: in particolare diminuiscono dolore, nausea, vomito e fastidio per la luce e i rumori, tipici del disturbo. Per quanto riguarda gli altri tradizionali impieghi terapeutci del tanaceto, non esistono evidenze scientifiche di efficacia.
Sicurezza d’impiego
Il tanaceto è citato nelle monografie dell’OMS, in quelle dell’ESCOP e nella Farmacopea europea. L’assunzione per brevi periodi non determina effetti collaterali degni di nota, mentre non se ne conosce la sicurezza di utilizzo in caso di assunzione prolungata. I soggetti allergici alle piante della famiglia delle Asteracee devono utilizzare il tanaceto con cautela e consultarsi preventivamente con il medico curante. In mancanza di studi clinici che ne confermino la sicurezza d’impiego durante la gravidanza e l’allattamento e in età pediatrica, se ne raccomanda un utilizzo prudente e solo su prescrizione medica.
Consigli e raccomandazioni
Negli studi clinici effettuati sull’uomo sono stati usati, per la prevenzione dell’emicrania, 50-100 mg al giorno di estratto di tanaceto.
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