Fitoterapia
Fitoterapia: le piante dalla A alla Z
CAMOMILLA
Pianta e uso tradizionale
La camomilla fa parte della famiglia delle Asteracee e spesso viene indicata con il nome di Matricaria camomilla; la droga è costituita dai fiori essiccati.
Nella tradizione popolare le si attribuiscono proprietà terapeutiche contro il vomito e nel trattamento dei disturbi mestruali; è inoltre un antivirale e un antibatterico. La camomilla viene impiegata anche, per le sue proprietà antinfiammatorie, per trattare disturbi dell’apparato digerente quali dolori di stomaco, spasmi intestinali, eruttazioni o flatulenza.
In Italia e Spagna viene tradizionalmente assunta per favorire il sonno.
Efficacia
Studi sull’uomo hanno evidenziato che la camomilla riduce il tempo di guarigione delle ferite, stimolando la ricostruzione dei tessuti (in uno studio si è dimostrato che un estratto di camomilla in crema agisce in maniera analoga a un prodotto con cortisone nel ridurre l’infiammazione cutanea). È confermata anche la sua efficacia nella cura delle infiammazioni del cavo orale, anche di quelle causate dalla radioterapia e da alcuni tipi di chemioterapia.
Sicurezza d’impiego
La camomilla è citata nelle monografie dell’ESCOP, in quelle dell’OMS e nelle farmacopee ufficiali italiana ed europea. L’estratto può causare reazioni allergiche in soggetti già allergici alle piante della famiglia delle Asteracee; non se ne conoscono interazioni con altri farmaci, anche se ai soggetti che assumono anticoagulanti (farfari) si raccomanda di evitare l’assunzione contemporanea di grandi quantità di camomilla.
Consigli e raccomandazioni
È indicata per via orale nel trattamento di problemi digestivi, gastriti lievi, flatulenza intestinale; per uso cutaneo è utile nelle infiammazioni e negli stati irritativi locali.
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