Fitoterapia
Fitoterapia: le piante dalla A alla Z
ECHINACEA
Pianta e uso tradizionale
La pianta fa parte della famiglia delle Asteracee (Composite); se ne usa la radice (varietà pallida) o le parti aeree dissecate, raccolte al tempo della fioritura (varietà angustifolia e purpurea). L’echinacea era considerata dai nativi d’America un “rimedio universale”; tradizionalmente è stata usata per la cura delle malattie infettive e da raffreddamento (sia nella fase acuta sia a scopo preventivo), nelle infezioni delle vie urinarie e nella cicatrizzazione delle ferite.
Efficacia
L’echinacea è una delle piante medicinali più studiate. In numerosi di questi studi, condotti su animali da laboratorio e sull’uomo, si è dimostrato che i suoi estratti sono in grado di modulare la risposta immunitaria e hanno attività antinfiammatoria, antimicrobica e cicatrizzante; se assunta per lunghi periodi, l’echinacea previene le infezioni delle prime vie respiratorie riducendo i giorni di malattia e di febbre e limitando l’assunzione di farmaci antinfiammatori e antibiotici. L’efficacia degli estratti della pianta è dimostrata anche nel trattamento delle infezioni acute, soprattutto se si inizia ad assumerla alla comparsa dei primi sintomi.
Sicurezza d’impiego
L’echinacea è citata nelle monografie dell’ESCOP e in quelle dell’OMS, nella Farmacopea Ufficiale italiana e in quella europea. A parte sporadici casi di reazioni allergiche, più frequenti in chi è allergico ad altre piante della stessa famiglia (i quali devono perciò evitare di assumerla), non sono riferiti particolari effetti collaterali. Le controindicazioni riguardano chi soffre di malattie che compromettono il sistema immunitario (infezioni da virus HIV, malattie del collagene), sclerosi tuberosa, tubercolosi; non vengono segnalate interazioni con alcun farmaco. In gravidanza, in allattamento e nei soggetti con allergie note l’echinacea va assunta solo dietro indicazione del medico.
Consigli e raccomandazioni
L’echinacea può essere assunta, per via orale, come terapia preventiva e di supporto nelle infezioni delle alte e basse vie respiratorie, eventualmente in associazione alla terapia antibiotica prescritta dal medico; l’applicazione cutanea può essere utile nella cicatrizzazione di ferite superficiali. In base all’uso tradizionale, si sconsiglia di assumere gli estratti di echinacea per periodi superiori alle otto settimane consecutive; l’American Botanical Council consiglia, come dose giornaliera, 900 mg di radice secca o di preparazioni equivalenti.
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