Fitoterapia
Fitoterapia: le piante dalla A alla Z
EUGENIA CARYOPHILLATA (CHIODI DI GAROFANO)
Pianta e uso tradizionale
L’Eugenia caryophillata appartiene alla famiglia delle Myrtacee; se ne usano i cosiddetti chiodi, cioè i boccioli chiusi e seccati (che storicamente costituiscono i più antichi beni preziosi di scambio dell’umanità), tradizionalmente utilizzati per via orale per curare lievi disturbi digestivi, flatulenza intestinale, nausea, per l’alitosi e come antispastico, antisettico ed espettorante; sulla cute o sulle mucose i chiodi di garofano sono stati impiegati per calmare il mal di denti, trattare un’infiammazione conseguente a estrazione dentaria o altre infiammazioni del cavo orale. I chiodi di garofano vengono anche utilizzati come aromatizzante nei cibi e, come fragranza, in cosmetici e prodotti per l’igiene orale.
Efficacia
Non esistono studi scientifici a sostegno dell’efficacia reale dei chiodi di garofano in nessuno dei loro tradizionali impieghi terapeutici.
Sicurezza d’impiego
I chiodi di garofano sono citati nelle monografie dell’OMS. Il prodotto va usato con cautela dai soggetti allergici. L’applicazione diretta sulla cute o sulle mucose di olio essenziale puro di chiodi di garofano (come di altre piante medicinali) può causare irritazione e, se esteso ad ampie zone del corpo, determinare effetti tossici anche a livello generale; per questo motivo tutti gli oli essenziali vanno utilizzati solo in diluizione, con una concentrazione non superiore al 3% (in soggetti con problemi cutanei la concentrazione massima deve essere invece di 0,2%), e in generale non vanno applicati su zone estese del corpo. Nel bambino gli oli essenziali non vanno spalmati direttamente sulla cute, perché possono irritarla intensamente, né vanno utilizzati per aerosol, neppure in diluizione, in quanto possono causare laringospasmo e broncospasmo; l’ingestione di una dose di 5-15 ml di olio di chiodi di garofano puro può causargli gravi problemi di coagulazione del sangue, danni al fegato e altri seri effetti collaterali. L’olio essenziale di garofano non deve essere usato in gravidanza né durante l’allattamento.
Consigli e raccomandazioni
Allo stato delle conoscenze si consiglia, nell’adulto, solo un uso prudente per via cutanea e in appropriata diluizione, su zone limitate della cute e per brevi periodi; nei prodotti a somministrazione orale è più prudente utilizzare diluizioni estremamente ridotte (0,2 %), compatibili con l’uso alimentare o come aromatizzante.
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