Fitoterapia
Fitoterapia: le piante dalla A alla Z
ELEUTEROCOCCO
Pianta e uso tradizionale
Chiamato anche Ginseng siberiano, l’eleuterococco appartiene alla famiglia delle Araliaecee; la droga è ricavata dalle radici e dai rizomi essiccati, e nell’uso tradizionale è stata impiegata per aumentare la resistenza dell’organismo ai fattori ambientali, allo stress e agli sforzi fisici, ma anche per normalizzare la pressione arteriosa e trattare arteriosclerosi, pielonefriti, insonnia, morbo di Alzheimer, disturbi di deficit dell’attenzione, iperattività e numerose altre affezioni.
Efficacia
Prove scientifiche dimostrano che l’eleuterocco aumenta la resistenza agli sforzi fisici massimali e migliora le performance fisiche e intellettuali; meno sicura è invece la sua efficacia sul sistema immunitario e nel trattamento dei sintomi di infezione alle prime vie respiratorie.
Sicurezza d’impiego
L’eleuterococco è citato nelle monografie dell’OMS, in quelle dell’ESCOP e nella Farmacopea europea. Può causare effetti collaterali quali capogiro, ansia, irritabilità, e in rari casi un aumento della pressione arteriosa; non può essere usato in gravidanza e in allattamento. In età pediatrica e nei pazienti affetti da ipertensione arteriosa se ne consiglia l’uso solo su prescrizione medica.
Consigli e raccomandazioni
L’eleuterococco è spesso confuso con il Ginseng americano o con il Panax ginseng, da cui si differenzia invece in maniera importante perché ha effetti meno potenti. Può essere utilizzato in convalescenza, in condizioni di ridotta energia fisica e mentale, stanchezza e difficoltà di concentrazione.
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