Fitoterapia
Fitoterapia: le piante dalla A alla Z
CENTELLA
Pianta e uso tradizionale
La centella è una pianta della famiglia delle Apiacee; la droga è costituita dalle sue parti aeree essiccate. Nell’uso tradizionale viene impiegata sia sulla pelle (per ferite, ustioni, ulcerazioni, cicatrici e cheloidi) sia per via orale, nel trattamento delle vene varicose, per migliorare la memoria e il lavoro intellettuale, per ridurre la fatica, l’ansia e per numerose altre situazioni.
Efficacia
Studi scientifici confermano l’efficacia delle centella nel trattamento locale di ferite, ustioni, lesioni ulcerative della cute, nonché per ridurre i danni estetici da cicatrici. Per via orale, si è dimostrata efficace nella cura dell’insufficienza venosa cronica nell’ambito di trattamenti di almeno 4-8 settimane, con miglioramento sia del gonfiore sia dei parametri circolatori.
Le conoscenze attualmente a disposizione non danno analoghe sicurezze circa l’efficacia della centella nel trattamento di altri disturbi tradizionalmente curati con questa pianta, quali la trombosi venosa, i danni circolatori dei diabetici (la cosiddetta microangiopatia diabetica), i cheloidi e le smagliature cutanee.
Sicurezza d’impiego
La centella è presente nelle monografie OMS e nella Farmacopea Ufficiale italiana. Anche se raramente, può provocare la comparsa di allergia da contatto dopo applicazione cutanea. Se ne sconsiglia l’assunzione contemporanea con altri farmaci o integratori alimentari potenzialmente tossici sul fegato o che deprimano il sistema nervoso centrale (per esempio sedativi e anestetici).
Consigli e raccomandazioni
La centella è indicata nel trattamento dell’insufficienza venosa cronica e, per uso locale sulla pelle, nella cura di ferite, ulcere e cicatrici. L’uso orale è sconsigliato in gravidanza e in allattamento, mentre non vi sono indicazioni per un utilizzo sicuro in età pediatrica.
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