Fitoterapia
Fitoterapia: le piante dalla A alla Z
BIANCOSPINO
Pianta e uso tradizionale
La pianta appartiene alla famiglia delle Rosacee. Tradizionalmente, foglie e fiori essiccati del biancospino sono stati utilizzati per trattare problemi cardiocircolatori, il batticuore, l’asma, le malattie della colecisti, le contrazioni uterine e come sedativi nelle persone che soffrono di insonnia.
Efficacia
I dati degli studi scientifici condotti sull’uomo confermano che il biancospino è efficace nel migliorare la funzionalità del muscolo cardiaco, poiché ha effetto antiritmico e favorisce una migliore diffusione del sangue, l’aumento della forza di contrazione e della tolleranza allo sforzo in pazienti affetti da insufficienza cardiaca di 2° stadio (secondo la classificazione della NYHA, New York Heart Association).
Sicurezza d’impiego
La pianta è citata nelle Monografie dell’ESCOP, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e nella Farmacopea Ufficiale italiana. Gli effetti collaterali più comuni sono le vertigini e il senso di stordimento; in rari casi si sono verificati dolori allo stomaco, risolti appena sospeso il trattamento. Il biancospino potenzia l’effetto della digitale e amplifica l’azione di rallentamento del ritmo cardiaco (effetto bradicardizzante) dei ?-bloccanti e di altri farmaci dotati di questa attività.
Consigli e raccomandazioni
L’uso del biancospino è consigliato solo su indicazione medica e dopo un accurato inquadramento diagnostico del problema cardiaco. La sicurezza del suo utilizzo in gravidanza, in allattamento e in età pediatrica non è confermata da nessuno studio sull’uomo, pertanto ne è consigliato un uso estremamente prudente ed esclusivamente su indicazione medica.
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