Fitoterapia
Fitoterapia: le piante dalla A alla Z
MIRTILLO NERO
Pianta e uso tradizionale
Il mirtillo appartiene alla famiglia delle Ericacee ed è ricco di sostanze attive, gli antocianosidi. I frutti essiccati e l’estratto concentrato di mirtillo vengono usati tradizionalmente per favorire la circolazione venosa (specie dalle persone con vene varicose), per migliorare la vista e la visione notturna, per le emorroidi, per la diarrea e per numerosi altri disturbi.
Efficacia
Studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia del mirtillo nell’alleviare la sensazione di peso e di “bruciore” alle gambe dovuta a problemi di circolazione venosa; se assunto con regolarità sembra inoltre migliorare le lesioni della retina che si verificano nei soggetti diabetici o con ipertensione arteriosa. L’estratto di mirtillo ha effetto astringente e quindi è utile come coadiuvante nel trattamento della diarrea acuta. Non ci sono invece prove scientifiche certe sul fatto che il mirtillo migliori la visione notturna.
Sicurezza d’impiego
Il mirtillo è citato nelle monografie dell’ESCOP e nelle Farmacopee ufficiali italiana ed europea. Non vengono segnalati effetti collaterali o interazioni negative con altri farmaci. Secondo l’ESCOP può essere assunto con sicurezza anche in gravidanza, in allattamento e in età pediatrica. Si raccomanda di non assumere preparati a base di foglie perché possono avere effetti tossici anche a dosi molto basse.
Consigli e raccomandazioni
I frutti essiccati di mirtillo possono essere assunti ogni giorno in una dose di 20-60 g, mentre nel trattamento della retinopatia sono indicate dosi più alte (sino a 160 g al giorno). Negli studi scientifici che hanno dimostrato l’efficacia del mirtillo, sono stati utilizzati estratti concentrati contenenti il 25% di antocianosidi, quindi occorre fare attenzione a usare estratti di buona qualità, che abbiano almeno questa concentrazione di sostanza attiva (controllare l’etichetta).
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