Fitoterapia
Fitoterapia: le piante dalla A alla Z
VALERIANA
Pianta e uso tradizionale
La valeriana è una pianta della famiglia delle Valerianacee; originaria dell’Europa e dell’Asia, attualmente cresce in tutto il mondo. È stata tradizionalmente impiegata (fin dal II secolo a.C.) per il trattamento dell’insonnia; specie botaniche affini sono presenti anche nella medicina tradizionale cinese e ayurvedica.
Efficacia
L’attività principale della valeriana è quella sedativa, confermata da ricerche che ne hanno dimostrato l’efficacia come induttore del sonno e blando sedativo: la valeriana agisce riducendo il tempo di addormentamento e migliorando la qualità generale del sonno senza interferenze con la fase REM (il sonno caratterizzato da movimenti oculari rapidi), mentre non sembra efficace nel ridurre il numero dei risvegli notturni. La sonnolenza residua al mattino sembra essere significativamente minore rispetto a quella provocata da psicofarmaci quali le benzodiazepine e i barbiturici.
Non si conosce ancora con certezza quale dei componenti della valeriana sia responsabile della sua attività farmacologica, né è noto se questa dipenda da un unico costituente, da una combinazione o da un singolo componente non ancora identificato. Ciò che invece è certo è che la valeriana esplica al meglio la sua attività di aiuto al sonno notturno non per singole assunzioni serali, ma con un’assunzione regolare e prolungata per almeno 4 settimane.
Sicurezza d’impiego
La valeriana viene citata nelle monografie dell’OMS e nella Farmacopee ufficiali italiana ed europea.
Alle dosi indicate, è generalmente ben tollerata anche per assunzioni di più settimane consecutive, anche se occasionalmente sono stati descritti effetti collaterali minori quali mal di testa e stato di eccitabilità; per l’uso superiore ai 2-4 mesi è stata descritta la possibile insorgenza di insonnia. L’assunzione di valeriana può causare stordimento, per cui è prudente non mettersi alla guida dell’auto o al lavoro con macchinari da cui possono derivare pericoli. È consigliabile non assumere contemporaneamente bevande alcoliche né altri sedativi durante i periodi di trattamento con valeriana, ed evitare la somministrazione in gravidanza e durante l’allattamento. Nei bambini se ne raccomanda un utilizzo prudente e comunque, secondo l’OMS, non prima dei 12 anni di età; è sempre preferibile consultare preventivamente il pediatra il quale, tuttavia, potrebbe decidere di prescriverla anche in bambini di età inferiore a quella indicata.
Consigli e raccomandazioni
La valeriana, indicata come induttore del sonno e come blando sedativo, è spesso utilizzata in sostituzione di psicofarmaci nel trattamento di stati di ansia con conseguenti disturbi del sonno.
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