Dermatologia ed estetica
Ipertricosi e irsutismo
Irsutismo: tipologie
L’irsutismo è una patologia benigna caratterizzata dalla comparsa di peli terminali a livello del volto, della regione medio toracica, dell’areola mammaria, del pube e dei glutei; colpisce il 5-10% delle donne, e si presenta con maggiore frequenza nei soggetti con fototipo scuro, mentre è raro nei soggetti di razza nera.
Talora può manifestarsi con segni di androgenizzazione quali acne post-adolescenziale, pelle grassa, alopecia androgenetica, alterazioni del ciclo, nei casi più seri oligoamenorrea, metrorragia, ipertrofia del clitoride, mascolinizzazione, variazioni del tono della voce, rilievo della laringe, alterazioni della libido e dell’umore in senso depressivo. Inoltre le pazienti possono presentare anche una ridotta tolleranza al glucosio, maggiore resistenza all’insulina, ipertrigliceridemia e ipertensione.
Le prime manifestazioni di malattia compaiono con la pubertà o poco dopo, con un decorso rapido nelle prime fasi e un’evoluzione più lenta dopo i 20 anni; si può avere un peggioramento in gravidanza e una diminuzione dopo il parto. Vari ormoni, infatti, insieme a fattori locali e sistemici, influenzano il ciclo del pelo, e con la pubertà trasformano i follicoli pilosebacei a livello delle ascelle e del pube. In particolare, gli ormoni androgeni sono responsabili di un incremento della grandezza del follicolo pilifero, del diametro della fibra del pelo, del numero dei peli terminali in fase di anagen (fase di crescita) e della secrezione sebacea (seborrea): quando tale fenomeno si verifica in zone in cui normalmente non compare la peluria, si parla di irsutismo. Tuttavia, la severità della malattia spesso non è direttamente proporzionale ai livelli di androgeni, in ragione della differente risposta che i follicoli generano nei loro confronti.
L’irsutismo può essere distinto in androgeno-dipendente e androgeno-indipendente: nel primo caso si verifica un aumento della produzione e dei livelli circolanti di ormoni androgeni, per cause endogene ed esogene, mentre nel secondo tale aumento non si riscontra. Nell’irsutismo androgeno-dipendente, la concentrazione ematica di androgeni può essere elevata da un’eccessiva somministrazione e/o assunzione di farmaci (corticosteroidi, ormoni androgeni o progestinici) oppure da altre cause, di natura ormonale e metabolica; anche lo stress incide, attraverso meccanismi neuro-ormonali, nel favorire la patologia, così come determinati quadri clinici in grado di determinare abbassamenti nei livelli plasmatici di SHBG (le proteine che trasportano il testosterone in circolo, inattivandolo) e un calo degli estrogeni. L’irsutismo androgeno indipendente si verifica in soggetti che presentano livelli ormonali normali, ed è dovuto a un’aumentata sensibilità dei recettori cutanei agli androgeni (spesso per un’aumentata attività dell’enzima 5-?-reduttasi): solitamente ha manifestazioni molto estese, presenta una familiarità e non si correla con i segni di iperandrogenizzazione (modificazioni dei flussi mestruali, acne o seborrea).
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