Dermatologia ed estetica
Il concetto di bellezza
L’immagine corporea
L’immagine corporea è una rappresentazione mentale del corpo che costituisce il modo in cui una persona considera la propria fisicità, come si sente di essere dal punto di vista psicofisico; P.D. Slade l’ha definita “l’immagine che si costruisce nella nostra mente della dimensione, della forma, della taglia del nostro fisico e tutti i sentimenti associati a queste caratteristiche, ma anche ai singoli distretti del nostro corpo”, mentre in seguito si è cercato di fornire una definizione in cui risaltasse ancora di più l’importanza dei fattori percettivi, emotivi, “ideologici” nella considerazione del proprio corpo. Ciò permette anche di chiarire meglio la differenza tra i concetti di immagine e schema corporeo: quest’ultimo è un processo di conoscenza del proprio fisico, che comincia dalla nascita e si sviluppa attraverso acquisizioni di ordine sensomotorio, spaziale e temporale; l’immagine corporea, invece, si riferisce al vissuto relativo al corpo, determinato dall’interazione tra fattori quali le percezioni sensoriali o cinestetiche (dei movimenti) e i sentimenti o atteggiamenti che ciascuno ha verso il proprio corpo, senza dimenticare il ruolo di fattori di tipo sociale (l’immagine che il gruppo rimanda alla persona, l’osservazione degli altri, il confronto tra il proprio corpo e quello degli altri individui ecc.).
Secondo Leon Festinger esiste una motivazione innata che spinge ogni individuo a confrontarsi con gli altri per valutare le proprie capacità o caratteristiche: le informazioni e i giudizi, più o meno positivi, che si ricavano implicitamente da tale confronto sociale in merito al proprio sé possono danneggiare o incrementare l’autostima, agendo inoltre su altre variabili psicologiche (per esempio orientare l’umore sul versante depressivo).
Gli studiosi affermano che l’immagine corporea di sé inizia a formarsi alla nascita e ha nella fase adolescenziale una tappa fondamentale: in questo periodo infatti si verificano importanti cambiamenti corporei per quanto riguarda proporzioni e dimensioni, oltre al fatto che la modifica dei caratteri sessuali influisce profondamente sulla sfera emotiva.
Durante l’adolescenza, in sostanza, l’immagine di sé e della propria corporeità diventa un requisito necessario per la ricerca e la costituzione della propria identità, per influenzare energicamente gli atteggiamenti e i tipi di relazioni sociali che ci si crea e per la costituzione dell’autostima. In particolare, l’autostima (definibile come la risultante di un processo di autovalutazione del proprio sé) è strettamente collegata al concetto di immagine corporea: numerose ricerche hanno infatti evidenziato l’esistenza di una correlazione negativa tra l’insoddisfazione corporea e l’autostima, in base alla quale maggiori sono i livelli di insoddisfazione per la propria immagine, minore è l’autostima della persona e viceversa.
Una scarsa soddisfazione per la propria immagine, dunque, influenza negativamente anche le relazioni sociali e la qualità del contatto con l’altro, in quanto il corpo è il primo mezzo con il quale si crea un contatto con il mondo, e il suo essere visibile lo rende la prima parte conoscibile (e quindi giudicabile) di una persona, costantemente sotto gli occhi e il giudizio di tutti. Conseguenza di ciò è che l’immagine che si ricava dal proprio e altrui giudizio sul proprio corpo influenza non solo le percezioni ma anche le azioni di una persona: la percezione corporea, riflettendo quella del proprio sé, può determinare il modo di porsi in relazione agli altri.
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