Primo Soccorso
Guida pratica al primo soccorso
Punture di insetti
Esistono insetti, come le zanzare, che pungono l’uomo per prelevare il nutrimento per sé, mentre altri tipi di insetti pungono a scopo difensivo; fanno parte di questa seconda categoria api, vespe, calabroni e altri insetti (Figura 1). Normalmente, proprio questi ultimi risultano i maggiori responsabili dei problemi connessi a incidenti da morso di insetti.
Il pungiglione e l’apparato velenifero si trovano nella parte inferiore dell’addome di questi insetti e sono presenti soltanto nelle femmine. Il pungiglione delle api è dotato di uncini che ne rendono impossibile l’estrazione da parte dell’animale dopo la puntura, con la conseguenza che l’ape dopo aver punto muore. Vespe e calabroni, invece, ritirano il pungiglione dopo la puntura e di solito possono colpire nuovamente nell’immediato, anche se hanno a disposizione una quota inferiore di veleno. La puntura produce una reazione locale caratteristica: di norma si presentano dolore intenso e rigonfiamento dell’area colpita, che subito appare pallida, poi notevolmente arrossata. Alcuni fattori, tuttavia, potrebbero provocare un aggravamento della situazione:
- l’ipersensibilità della persona colpita (per esempio se è allergica);
- il numero delle punture;
- la zona colpita: nelle parti dove il tessuto è più lasso, come labbra e mucose, la diffusione del veleno è più ampia e la reazione dell’organismo più grave. Se è il viso a essere colpito possono più facilmente comparire disturbi nervosi; lingua e gola espongono a problemi respiratori dovuti al rigonfiamento delle prime vie aeree (edema della glottide). L’iniezione endovenosa del veleno causa una reazione generalizzata dell’intero l’organismo che può condurre a shock.
Cosa fare
- Rimuovete il pungiglione (Figura 2).
- Disinfettate la puntura e applicatevi del ghiaccio e dell’ammoniaca o, ancora, un prodotto apposito reperibile in farmacia (Figura 3).
- In caso di puntura alla bocca, assumete acqua molto salata e fate dei gargarismi (Figura 4). Altrimenti potete masticare, o tenere in bocca, alcuni cubetti di ghiaccio.
Questi accorgimenti sono di solito sufficienti a eliminare il dolore e il gonfiore nel giro di un paio d’ore.
- Se tali sintomi, invece, perdurano, è consigliabile chiedere il parere del medico (Figura 5).
Punture con reazione violenta
Qualora la puntura dell’insetto provocasse una reazione violenta e generalizzata è indispensabile l’intervento urgente del personale sanitario. L’infortunato in tali casi può presentare i sintomi dello shock (pallore, sudorazione intensa, vertigini), difficoltà respiratorie, vomito, comparsa di macchie e rilievi cutanei simili all’orticaria, occhi gonfi.
Cosa fare
- Sistemate la vittima nella posizione antishock e copritela con una coperta (Figura 1).
- Chiamate i soccorsi; se insorgono difficoltà respiratorie mettete la persona in posizione di sicurezza.
Tenete presente che per i soggetti allergici esistono delle vaccinazioni che consentono di ridurre al minimo le complicanze dovute alle punture di insetti.
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