Dermatologia ed estetica
Striae distensae
Cause delle smagliature
Le smagliature sono comunemente considerate un problema di natura quasi esclusivamente estetica; come il grasso localizzato e la cellulite, possono comportare, soprattutto nell’adolescente, un disagio psicologico di notevole entità.
Dal punto di vista fisiologico, esse rappresentano il risultato finale di una serie di alterazioni dermoepidermiche comuni durante la pubertà e la gravidanza, ma in alcuni casi sono correlate a diverse condizioni patologiche (obesità primaria e secondaria, sindrome di Cushing o di Marfan) e iatrogene (terapia con cortisonici topici e sistemici).
Nonostante molto sia ancora da chiarire in merito all’eziopatogenesi delle smagliature, si può dire che queste lesioni persistenti siano dovute a un danno del connettivo dermico, associato a fenomeni di tipo infiammatorio che evolvono poi in senso cicatriziale; è stata ipotizzata anche una predisposizione genetica della cute, sulla quale andrebbero a sommarsi gli effetti di specifici fattori ormonali (aumento della secrezione corticosurrenalica) e meccanici (come, per esempio, lo stiramento). In altre parole, le sollecitazioni meccaniche di stiramento agirebbero su una cute che presenta una ridotta elasticità a causa di fattori tanto costituzionali quanto ormonali, e ciò comporta una riduzione nella quantità e nella qualità del collagene, con conseguente alterato assetto molecolare delle fibre.
Di seguito vengono descritti i principali elementi attivi nella formazione delle smagliature.
- Fattori genetici: le smagliature tendono ad attenuarsi negli anni, poichéla resistenza della cute alla distensione tende ad aumentare con l’età per il consolidamento delle fibre collagene; la predisposizione familiare risulta comunque ben evidente, e si manifesta particolarmente in alcune malattie geneticamente trasmesse del connettivo (sindrome di Marfan).
- Fattori ormonali:l’eccessiva produzione di steroidi surrenalici, così come l’eccessivo apporto esogeno di cortisonici, sono responsabili dell’atrofia sia del derma sia dell’epidermide, poiché inducono tanto una ridotta attività di sintesi dei fibroblasti (con conseguente alterato dell’assetto del collagene e delle relative fibre) quanto un’attivazione delle collagenasi con riduzione del collagene di tipo I.
- Fattore meccanico:questa componente è chiaramente identificata dalla disposizione perpendicolare delle strie rispetto alle linee di tensione cutanee; sembra comunque che la componente più importante non sia l’entità della distensione cutanea, ma la rapidità con cui essa si instaura.
- Le smagliature si sviluppano frequentemente in soggetti obesi, indipendentemente dall’età del soggetto, come risultato di un rapido incremento di peso e del conseguente cambiamento della struttura corporea; per lo stesso motivo tali manifestazioni possono insorgere anche in soggetti che vanno incontro a rapidi e improvvisi dimagrimenti, come risultato di diete drastiche, disturbi del comportamento alimentare (anoressia nervosa o bulimia nervosa) oppure stati protratti di malattia.
- Un’altra condizione predisponente è l’adolescenza, periodo in cui si attuano le modificazioni indotte dalla pubertà e il corpo va incontro a un veloce accrescimento, nel sesso femminile concentrato soprattutto a livello della regione mammaria, con distribuzione e accumulo del grasso a livello di zone anatomiche caratteristiche quali l’addome e i fianchi: tali modificazioni provocano lo stiramento della cute e quindi favoriscono lo sviluppo di smagliature.
- Anche la gravidanza è un periodo favorevole per lo sviluppo delle smagliature che, in questo caso, sono indotte dalle variazioni ormonali e dalla distensione del tessuto connettivo di addome e seno caratteristiche di tale stato; studi recenti hanno sottolineato che si sviluppano più frequentemente nelle donne alla prima gravidanza e che esiste una relazione tra sviluppo delle smagliature ed età della donna, entità del peso assunto in gravidanza e peso del neonato alla nascita.
Sono stati identificati alcuni casi di comparsa di smagliature come complicanza degli interventi di chirurgia mastoplastica additiva, probabilmente a causa della tensione che si sviluppa in sede mammaria a seguito di tale intervento.
Altre condizioni predisponenti sono le patologie in cui si ha un forte innalzamento dei livelli di cortisolo (come avviene nel caso della sindrome di Cushing) e l’insufficienza epatica cronica, in cui la funzionalità del fegato è compromessa; infine, le smagliature possono essere provocate da una terapia protratta con corticosteroidi assunti per via sistemica o per applicazione locale e, in questo caso, si accompagnano ad altre manifestazioni cutanee quali irsutismo, ritardo nella cicatrizzazione delle ferite e assottigliamento cutaneo.
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