Dermatologia ed estetica
Striae distensae
Presentazione clinica e sedi di sviluppo
Le smagliature si formano a causa di stiramenti meccanici della cute che provocano un danno a carico del derma. In tale sede sono localizzate la fibrillina, le fibre collagene e quelle elastiche, la cui funzione, in condizioni fisiologiche, è quella di garantire un supporto allo strato cutaneo più superficiale e di attutire gli insulti meccanici, gli stiramenti e la tensione esercitata dagli agenti esterni sulla cute.
Una tensione applicata in maniera protratta sulla cute (come quella che può svilupparsi durante la gravidanza, il dimagrimento rapido o l’aumento di peso) può provocare un assottigliamento del derma, una riorganizzazione della normale disposizione delle fibre collagene e una parziale frammentazione delle fibre elastiche, che si traduce nello sviluppo manifesto di smagliature sulla superficie cutanea.
Da un punto di vista clinico, le smagliature si presentano come lesioni atrofiche multiple, ben demarcate, disposte in maniera generalmente simmetrica sulla superficie corporea, con andamento lineare o serpiginoso, raggruppate e parallele tra loro, intervallate da cute sana e localizzate in corrispondenza delle aree di tensione della cute, in sedi caratteristiche in relazione alla condizione che le ha provocate.
Si evidenziano sostanzialmente due fasi evolutive: la prima è di tipo infiammatorio e ha una durata variabile da alcuni mesi a 1-2 anni; le strie (striae rubrae) si presentano come linee leggermente rilevate, di colore rosa, rosso oppure violaceo, si estendono lentamente e, talvolta, si associano a una leggera sensazione di prurito o bruciore in sede. In questa fase l’attività dei fibroblasti ricomincia, ma le fibre collagene rimangono lasse, disunite e spezzate, mentre le fibre elastiche sono ridotte, rotte o aggrovigliate.
Nella seconda fase, la colorazione rosea o rossastra tende a scomparire e le lesioni si fanno bianco-perlacee (striae albae), il grado di rilievo delle linee si riduce e la loro superficie diventa depressa e lievemente pieghettata, con presenza di sottili increspature superficiali, mentre la zona colpita si caratterizza per l’assenza di secrezione sebacea e la presenza di peli atrofici fino all’alopecia; in questa fase l’attività dei fibroblasti si normalizza, il tessuto danneggiato si rigenera e origina lesioni con caratteristiche proprie del tessuto cicatriziale.
Le smagliature, che possono misurare alcuni centimetri in lunghezza e, per quanto riguarda la loro profondità, da qualche millimetro a qualche centimetro, sono generalmente permanenti se non trattate; tuttavia non mancano nella pratica clinica dermatologica casi di smagliature scomparse spontaneamente nel corso di alcuni anni.
Le sedi di comparsa, come già accennato, sono legate alla condizione che le ha causate, e determinano presentazioni caratteristiche: durante la pubertà le smagliature assumono, quindi, in sede mammaria un andamento a raggiera rispetto all’areola, mentre sui fianchi l’andamento è verticale e, sulle cosce obliquo; sui glutei, infine, le lesioni hanno direzione latero-mediale, dal quadrante superiore a quello inferiore. Nei maschi, sebbene più rara, è tipica la localizzazione a livello dei fianchi e della regione lombo-sacrale con andamento orizzontale, ma anche quella a livello delle spalle, con direzione obliqua, e delle cosce nei soggetti sportivi. Molto più rara, o addirittura assente, è invece la presenza di smagliature in altre aree corporee (ascelle, arti, viso) in entrambi i sessi, che si evidenzia solo in caso di sindromi iatrogene o patologie ipercortisolemiche: in particolare, in patologie quali la sindrome di Cushing oppure in corso di terapia prolungata con corticosteroidi, le strie sono più profonde e spesse, e inoltre insorgono rapidamente, senza una localizzazione preferenziale. In gravidanza, le smagliature si presentano soprattutto durante il terzo trimestre e si localizzano a livello del seno, dell’addome e delle cosce.
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