Chirurgia
Disciplina medica specializzata nel trattamento delle malattie e dei traumi, che consiste nel praticare, con l’ausilio di appositi strumenti, atti operatori su un corpo vivente.
Cenni storici
La scoperta, nei depositi neolitici, di crani trapanati e cicatrizzati (a riprova che le operazioni venivano praticate su soggetti in vita) testimonia le antichissime origini delle pratiche chirurgiche. Molti popoli dell’antichità, come gli Egizi e i Romani, ma anche moderni, come gli Indiani dell’inizio della nostra era, vantavano conoscenze e tecniche chirurgiche incredibilmente avanzate.
Nel Medioevo, l’Occidente cristiano proibì la dissezione dei cadaveri e riunì chirurghi e barbieri in una stessa corporazione. Durante il Rinascimento, grazie ai progressi spettacolari delle conoscenze in ambito anatomico e al venir meno del tabù della dissezione, i chirurghi, il più illustre dei quali fu il francese Ambroise Paré (1509-1590), perfezionarono notevolmente metodi e strumenti.
I secoli successivi videro ulteriori progressi dell’arte. Tuttavia, gli interventi chirurgici erano ancora poco praticati, perché la mortalità per infezione era elevatissima e la procedura, condotta senza anestesia, rappresentava un vero e proprio supplizio per il paziente. La scoperta delle proprietà anestetiche dell’etere (1846) e dell’asepsi (1867) permise finalmente alla chirurgia di diffondersi. Da allora la disciplina ha tratto beneficio dall’accumulo delle conoscenze di chirurghi e specialisti, soprattutto anestesisti e immunologi. Al tempo stesso sono stati introdotti materiali avanzati e tecniche sempre più sofisticate. Di recente ha fatto la sua comparsa la videochirurgia, che permette di operare senza incidere le pareti dell’organismo.
La robotizzazione e la teletrasmissione saranno chiamate, in un prossimo futuro, a modificare le modalità di alcuni atti chirurgici e a estendere le possibilità di intervento.
Indicazioni
Le applicazioni della chirurgia possono essere classificate come segue:
- correzione delle conseguenze di traumi ossei, articolari e viscerali;
- trattamento delle lesioni infettive (ascessi, osteiti, artriti, peritoniti);
- lotta contro gli effetti dei disturbi metabolici (ablazione dei calcoli urinari), neurologici (liberazione del nervo in caso di dolore) o endocrini (ablazione della ghiandola tiroide);
- correzione di malformazioni a carico di arti od organi, in particolare il cuore;
- sostituzione di organi incapaci di svolgere la loro funzione (reni, cuore, fegato, polmoni).
Tipi di chirurgia
La chirurgia trova applicazione in molte branche disciplinari: chirurgia dell’apparato digerente, ortopedia e traumatologia, urologia, chirurgia infantile, ginecologia, neurochirurgia, e ancora chirurgia plastica, cardiaca, vascolare, toracica ed endocrina. Anche l’oftalmologia, l’otorinolaringoiatria e la chirurgia dentale (odontologia) sono considerate specialità chirurgiche.
Infine, la microchirurgia riguarda interventi semplici, praticati senza anestesia o in anestesia locale, alcuni dei quali sono alla portata di medici non chirurghi: incisione di un ascesso, sutura di una ferita, ablazione di un piccolo tumore superficiale.
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