Dermatologia ed estetica
Ittero
Ittero neonatale
Si osserva con notevole frequenza nel neonato ed è dovuta a varie cause: produzione elevata di bilirubina, che risulta doppia rispetto a quella dell’adulto, immaturità delle cellule epatiche, che non sono ancora in grado di espellere la bilirubina.
Ittero da bilirubina coniugata Forme meno frequenti di aumento dei livelli del pigmento biliare nel sangue; possono essere correlate a epatiti infettive (colibacillo) o virali (cytomegalovirus, herpesvirus). Più di rado sono causate da un ostacolo lungo le vie biliari, nel fegato o all’esterno (per esempio atresia delle vie biliari extraepatiche); in tal caso si osservano aumento di volume del fegato e feci bianche.
Infine, alcune malattie rarissime, di origine metabolica (come tirosinemia o galattosemia) oppure genetica (per esempio fibrosi cistica), sono all’origine questa forma di ittero.
Ittero da latte materno È da considerarsi un prolungamento del fisiologico viene provocato dalla presenza di un enzima, presente nel latte di alcune madri, in grado di ridurre la capacità del fegato di eliminare la birilubina. Il fenomeno si presenta circa 20 giorni dopo il parto e può durare durare fino a 10 settimane; in genere si risolve spontaneamente, senza bisogno di interrompere l’allattamento al seno. Anche la scarsità di latte materno può, in alcuni casi, determinare la comparsa del disturbo.
Ittero emolitico del neonato Si manifesta subito dopo la nascita; di solito si accompagna a emolisi (distruzione dei globuli rossi con anemia) e ingrossamento di fegato e milza, proprio per la maggiore produzione di globuli rossi. Dovuto soprattutto a incompatibilità Rh, è diventato più raro da quando, a titolo preventivo, si pratica l’iniezione di g-globuline anti-Rh nelle donne Rh- che danno alla luce per la prima volta un bambino Rh+. Le emolisi costituzionali, come pure le infezioni batteriche e virali, sono cause più rare di ittero emolitico.
Ittero fisiologico Detto anche ittero benigno dei neonati, ittero da bilirubina libera o malattia di Ritter, si manifesta il secondo o terzo giorno di vita e rappresenta la forma più frequente di incremento dei livelli di bilirubina nel sangue. La colorazione gialla della pelle inizia dal volto, per progredire poi verso l’addome e gli arti; di solito non raggiunge valori patologici e tende a regredire spontaneamente entro 1 o 2 settimane.
Tutti i neonati presentano un aumento dei livelli di bilirubina, ma solo nel 60% circa dei casi l’ittero diventa clinicamente evidente nella prima settimana di vita.
Ittero ostruttivo congenito Ittero ostruttivo del neonato associato ad assenza o non pervietà del sistema duttale biliare epatico.
Non è chiaro se la condizione sia genetica o causata da un’infezione intrauterina.
Diagnosi dell’ittero neonatale
La diagnosi avviene sulla base dell’ecografia epatica, completata da indagini metaboliche appropriate a seconda della causa sospettata. L’ittero neonatale va monitorato con un dosaggio ematico per derminare la natura della bilirubina. Fattori quali la precocità di insorgenza, la durata, la presenza di feci bianche e l’associazione con fenomeni clinici (pallore, aumento di volume di fegato e milza) possono indicare uno stato potenzialmente patologico.
Trattamento dell’ittero neonatale
Poiché l’ittero può recare danni al cervello per distruzione dei nuclei grigi centrali, è necessario un monitoraggio rigoroso del neonato attraverso sistematici dosaggi ematici della bilirubina.
Il trattamento sintomatico di queste forme di ittero prevede l’adozione di semplici misure: fototerapia (esposizione del bambino alla luce blu o bianca dell’incubatrice) o perfusioni di albumina. Quando possibile, il trattamento è rivolto alla causa; in caso di ostacolo lungo le vie biliari, un intervento chirurgico permette di rimuoverlo.
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