Cytomegalovirus
Virus a DNA della famiglia delle Herpesviridae: si trasmette per contatto con la saliva, le urine contaminate e i globuli bianchi (trasfusione) e, una volta introdottosi nell’organismo, si stabilisce nei linfociti dove rimane per tutta la vita. È responsabile di infezioni congenite (malattia delle inclusioni citomegaliche) e, a tutte le età, di un’infezione latente che spesso non dà sintomi, o si traduce in una febbre prolungata con mononucleosi a livello del sangue, eventualmente associata a epatite, a una pneumopatia o a un’encefalite. L’infezione può inoltre scatenare un’encefalite o una forma particolarmente grave di retinite che porta alla cecità, osservate quasi esclusivamente nei pazienti colpiti da AIDS e immunodepressi.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi si basa sull’immunofluorescenza (ricerca nel sangue di anticorpi resi fluorescenti per poter essere visualizzati), sulla coltura del sangue, delle urine o delle secrezioni, o ancora sull’esame sierologico. Il trattamento antivirale, somministrato per via generale (al bisogno localmente, nel danno oculare), è raccomandato in caso di lesioni nei soggetti immunodepressi.
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