Dermatologia ed estetica
Cellulite e adipe
Diagnosi e terapia
La diagnosi è essenzialmente clinica e può essere coadiuvata dall’esame ecografico. Nell’iter diagnostico viene effettuata una plicometria e una misura dei diametri corporei.
La terapia deve essere impostata il prima possibile, nelle fasi iniziali e su diversi fronti.
La prevenzione è molto importante e conta innanzitutto su una sana alimentazione, ricca di fibre, frutta, verdura, povera di sale e grassi e con un buon apporto di acqua (almeno un litro e mezzo al giorno) quindi sull’esercizio fisico regolare e aerobico e su uno stile di vita sano, fattori che migliorano la circolazione, l’ossigenazione dei tessuti e la rimozione dei cataboliti cutanei; nell’alimentazione possono essere aggiunti integratori dietetici a base di sostanze naturali (per esempio ginkgo biloba, bioflavonoidi, ananas) capaci di esercitare azione drenante i liquidi e di migliorare il microcircolo.
Le pazienti possono hanno a disposizione al giorno d’oggi svariati trattamenti anticellulite, ma molti di essi risultano spesso del tutto inefficaci. In particolare per quanto riguarda le creme, sono consigliate quelle i cui principi attivi hanno azione vasoattiva e vasoprotettiva, tonificante, elasticizzante, antiedemigena e termoattiva; il trattamento deve essere protratto per mesi e, come si è detto, non sempre si hanno risultati visibili.
Possono essere effettuati anche dei massaggi per aumentare il drenaggio linfatico, ridurre gli spasmi muscolari e le aderenze: tra questi, il massaggio linfatico è in grado di rimuovere gli accumuli di liquidi, spingendo manualmente la linfa nelle sedi di raccolta linfatica e accelerando così il ritorno venoso. La pressoterapia ha la stessa funzione del massaggio; si effettua inserendo gli arti in speciali gambali che si gonfiano e sgonfiano ritmicamente, esercitando un’azione drenante.
L’elettrostimolazione è una forma di ginnastica passiva che permette di tonificare i tessuti, mentre l’endermologie è una tecnica di trattamento della sottocute che produce un particolare tipo di massaggio meccanico attraverso l’impiego di rulli, i quali esercitano contemporaneamente una pressione e una conseguente aspirazione su cute e sottocute: si produce in questo modo, per la facilitazione creata a livello del microcircolo venoso e linfatico, un miglioramento del trofismo cutaneo; si verifica anche un modesto (a volte del tutto irrilevante) modellamento degli accumuli adiposi, ma nel complesso migliora la qualità della pelle e si riduce l’effetto a buccia d’arancia.
Sono infine di assoluta competenza del medico tutti quei metodi che prevedono l’infiltrazione sotto pelle di sostanze ad azione drenante e/o riducente.
Una delle terapie più conosciute e utilizzate, in questo contesto, resta la mesoterapia, che consiste nell’infiltrazione diretta nel derma, con ago singolo o con piastre a 3 o 5 uscite, di farmaci di varia natura (omeopatici, flebotonici, anestetici, lipolitici ecc.) in grado di ridurre le manifestazioni della cellulite. Un ciclo medio di mesoterapia, preceduto da test cutanei per le sostanze utilizzate, consta di 10-12 sedute, una a settimana, ripetibili nel tempo; è possibile la formazione di piccoli ematomi immediatamente dopo le sedute.
Altra sostanza lipolitica usata, ma al momento non approvata ufficialmente, è la fosfatidilcolina, che ha la capacità di sciogliere la massa grassa e di eliminarla attraverso le vie renali. Dopo una seduta si osservano un leggero gonfiore e dolore cutanei che scompaiono nei giorni successivi; sono previste da 3 a 4 sedute, una ogni 2-3 settimane.
L’impiego di ultrasuoni (onde sonore ad alta frequenza) nel trattamento della cellulite consente di rompere selettivamente le cellule adipose e permetterne quindi il riassorbimento nel torrente circolatorio, mentre mediante l’elettrolipolisi si possono correggere efficacemente gli inestetismi correlati alle adiposità localizzate: tale trattamento sfrutta il passaggio di una corrente elettrica a bassa intensità, che crea un campo elettrico nella zona delimitata dagli aghi-elettrodi per mobilitare le strutture drenanti all’interno del liquido intra- ed extracellulare.
Anche la ionoforesi è una terapia basata sull’utilizzo di una corrente elettrica: in questo caso si fanno penetrare all’interno dei tessuti gli ioni attivi di una sostanza chimica disciolta in soluzione acquosa e, in questo modo, si modificano il metabolismo delle cellule adipose e la vascolarizzazione dei tessuti.
L’ozonoterapia consiste nell’iniezione di ozono nelle zone colpite dalla cellulite: il gas ha azione lipolitica e drenante e, quando iniettato sottocute, riduce la circonferenza dei tessuti circostanti.
La carbossiterapia, iniettando CO2 per via sottocutanea o esponendo i tessuti ad ambienti ricchi di CO2, determina un rilasciamento della muscolatura liscia delle metarteriole e degli sfinteri precapillari, con un aumento della velocità del flusso ematico tissutale locale: ciò migliora l’ossigenazione dei tessuti.
Altre tecniche terapeutiche a disposizione nel trattamento della cellulite sono infine la liposuzione, la liposcultura e la laserlipolisi: attuate in anestesia generale o locale, sono tecniche chirurgiche concepite per rimuovere e modellare in maniera definitiva il tessuto adiposo sottocutaneo. Sono efficaci nella correzione stabile e definitiva degli accumuli localizzati, ma non altrettanto sull’aspetto a buccia d’arancia della cute. Durante la liposuzione, il grasso tra la pelle e lo strato muscolare viene risucchiato tramite cannule sottili collegate con una macchina aspirante; è importante che l’elasticità cutanea sia sufficiente ad assicurare la riduzione dei volumi corporei. Con la liposcultura, invece, si agisce più in superficie, cioè sotto il derma, asportando il grasso in eccesso ma anche “riempiendo” (effetto filler) le aree che ne sono carenti. Nella laserlipolisi interstiziale, infine, la luce emessa dal laser provoca un moto termico che altera la membrana degli adipociti e ne determina la distruzione. In tutti e tre i casi, dopo l’operazione è previsto l’utilizzo di calze elastiche e di guaine contenitive per alcuni giorni.
Considerando le molteplici e spesso assai poco efficaci proposte terapeutiche, è buona norma in ogni caso affidarsi a specialisti esperti e qualificati nella scelta del trattamento.
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