Primo Soccorso
Disturbi generali
Ebbrezza alcolica
Con l’espressione intossicazione acuta da alcol si intende l’effetto prodotto dall’ingestione di un’elevata quantità di alcol etilico in un ridotto lasso di tempo, tale da portare a concentrazioni “tossiche” nell’organismo.
L’alcol da consumo alimentare è presente in quasi tutte le culture e sono oggi disponibili numerose osservazioni sul fatto che il consumo di circa 15 grammi al giorno nella donna e fino a 30 grammi nell’uomo può diminuire il rischio d’infarto miocardico e di accidente vascolare ischemico.In ogni caso, a queste dosi non si riscontrano danni fisici, ovviamente in assenza di malattie epatiche e di farmaci che possano interferire con il metabolismo dell’alcol. Al di sopra del limite di 20 grammi nella donna e 40 nel maschio, la probabilità di danno tossico del fegato e di altri apparati è proporzionale all’entità del consumo di etanolo. Ne deriva che il limite da non superare nell’assunzione quotidiana di vino è intorno ai 400 ml, equivalenti a due normali bicchieri da cucina, per un uomo, circa la metà per la donna. Attenzione però: in presenza di malattie di fegato o del sistema nervoso centrale (i due principali organi bersaglio dell’alcol) non vi sono limiti “sicuri” e quindi è consigliato astenersi completamente dall’assunzione di alcolici.
Abuso etilico cronico
È l’assunzione quotidiana protratta nel tempo di quantità a rischio. Un consumo di questo tipo conduce a stati di malattia a carico di molti organi, specie l’apparato gastroenterico (fegato), il sistema nervoso, l’apparato cardiocircolatorio, i reni e il sistema ormonale. Lo stato di malattia diviene manifesto tipicamente dopo un lungo periodo di esposizione all’alcol, in maniera proporzionale ai tempi, ai modi e all’entità dell’abuso.
Intossicazione acuta da alcol
È una condizione pericolosa per la salute dell’individuo: si tratta di danni diretti (tossicità acuta sugli organi bersaglio) ma anche indiretti; infatti, se per un singolo episodio di abuso etilico è eccezionale che si verifichi un danno tossico con esito in lesioni gravi e permanenti, ben più importanti dal punto di vista individuale e sociale sono le conseguenze traumatiche derivanti da comportamenti a rischio indotti dall’ebbrezza alcolica.
Effetti sul sistema nervoso
I sintomi neurologici costituiscono l’effetto più evidente e grave dell’intossicazione etilica, che ha la capacità di “deprimere” il sistema nervoso centrale e, analogamente a sostanze come i barbiturici o le benzodiazepine, ha anche effetto ansiolitico e provoca disinibizione comportamentale. È per quest’ultimo motivo che nella prima fase dell’intossicazione da alcol l’individuo è iperattivo, con cambiamento del tono dell’umore, ipomania, impulsività, aggressività, deficit della critica, compromissione dell’affettività. Nella seconda fase, invece, prevale l’attività depressiva, con sonnolenza e incoordinazione motoria, difficoltà del linguaggio, della vista e del cammino.
Effetti sul sistema cardiocircolatorio
L’ingestione acuta di etanolo provoca vasodilatazione cutanea e aumento del flusso sanguigno a livello gastrico, con aumentata perdita di calore; questo fa diminuire la temperatura corporea e, per un concomitante effetto depressorio sui centri regolatori della temperatura a livello centrale, aumenta il rischio di morte per ipotermia. L’alcol inoltre ha effetti a livello cardiaco: provoca aritmie (più frequentemente fibrillazione atriale, ma anche aritmie ventricolari e morte improvvisa) e deprime la capacità contrattile del cuore.
Effetti renali
Un abuso episodico di alcol stimola la diuresi, effetto non presente nel consumo cronico.
Effetti sull’apparato gastroenterico
L’ingestione di alcol provoca un aumento della secrezione salivare e gastrica, effetti riflessi prodotti dal gusto e dall’azione irritante di alte concentrazioni di etanolo a livello gastrico; per lo stesso motivo, può essere presente nausea e vomito.
L’alcol ha un effetto tossico acuto e cronico sul pancreas, provocando pancreatiti probabilmente per un’azione tossica diretta sulle cellule degli acini pancreatici.
Gli effetti tossici sul fegato si evidenziano con un abuso cronico, ma una intossicazione acuta rilevante è in grado di produrre un danno responsabile dell’aumento degli enzimi evidenziabile dagli esami ematici.
Effetti sull’apparato genitale
Sia l’esposizione acuta all’alcol sia quella protratta nel tempo provocano impotenza nell’uomo. L’effetto sulla funzione sessuale nelle donne è meno noto, ma in donne alcoliste è stata segnalata una diminuzione della libido e della lubrificazione vaginale e alterazioni del ciclo mestruale.
Valutare la gravità dell’intossicazione
La gravità dell’intossicazione acuta da alcol dipende da molti fattori: quantità di alcol ingerito, assunzione contemporanea di alimenti (rallenta l’assorbimento dell’alcol e previene la crisi ipoglicemica, complicanza frequente negli individui molto giovani e negli stati di malnutrizione), uso concomitante di farmaci o altre sostanze d’abuso (l’effetto sedativo ne risulta potenziato), il lasso di tempo in cui viene assunto l’alcol (più è breve e più è difficile che l’organismo riesca a neutralizzare l’alcol). È importante inoltre considerare che le alterazioni psichiche conseguenti all’intossicazione acuta da alcol inducono alterazioni del comportamento che possono esporre il soggetto a situazioni di pericolo per la propria e altrui incolumità fisica: è questo il caso della guida di automezzi o dello svolgimento di attività lavorative che necessitano di attenzione e capacità critiche.
Cosa fare in caso di etilismo acuto di grado lieve-moderato
La mortalità e i danni permanenti secondari ad alcolismo acuto derivano soprattutto da eventi traumatici causati dall’individuo verso se stesso o il prossimo: traumi fisici in genere, incidenti con mezzi di trasporto, infortuni sul lavoro, suicidi, eventi criminosi (aggressioni, omicidi, reati di violenza sessuale). Nel totale delle morti dovute a ferite intenzionali o non intenzionali, circa la metà è attribuibile al consumo di alcol.
È fondamentale quindi focalizzare l’attenzione su quella fascia di soggetti che, per le quantità di alcol assunte, conservino ancora, nonostante le alterate facoltà mentali, una autonoma capacità di movimenti. In caso di evidente etilismo con sintomi moderati (alterazioni sensoriali, incoordinazione, cambiamenti comportamentali, difficoltà cognitive e di memoria) o anche solo essendo a conoscenza di assunzione di quantità elevate di alcolici, è compito degli astanti intervenire per impedire la guida di automezzi o l’uso di macchinari, essendo queste le modalità con le quali si realizza la maggior parte degli eventi responsabili di mortalità o invalidità permanente
L’obiettivo è quindi organizzare una sorveglianza e una assistenza, non necessariamente di carattere sanitario, con le modalità e per un periodo di tempo adeguati all’entità dell’intossicazione.
È sufficiente porre attenzione ad alcuni aspetti fondamentali:
- l’intossicato va posto in condizione di non nuocersi e di non nuocere ad altri; deve essere dissuaso da eventuali comportamenti a rischio e tranquillizzato con il colloquio, se è agitato;
- se è soporoso deve essere garantita la pervietà delle vie respiratorie: è frequente la presenza di vomito, a causa dell’irritazione della parete gastrica, e contemporaneamente vi è una riduzione più o meno marcata dei normali riflessi protettivi (deglutizione, tosse), per cui il soggetto va posto su di un fianco per evitare l’inalazione del vomito;
- se l’ambiente è freddo, bisogna porre attenzione all’isolamento termico; il soggetto può non essere in grado di percepirne il bisogno, anche se è presente una vasodilatazione indotta dall’alcol, con conseguente inappropriata dispersione del calore corporeo;
- nell’individuo giovane e nell’etilista cronico con compromissione della funzione epatica, è possibile che l’intossicazione etilica causi ipoglicemia; può quindi essere utile la somministrazione, se il soggetto è in grado di deglutire alimenti o bevande zuccherate.
Trattamento sanitario
Vi sono invece alcuni casi in cui è importante effettuare una valutazione medica ed eventualmente istituire un trattamento sanitario:
- l’intossicazione grave, sia per lo stato di agitazione poco controllabile, sia per lo stato di sopore con alterazione della respirazione;
- il noto o sospetto concomitante uso di farmaci o sostanze d’abuso;
- la concomitanza di evento traumatico e in particolare di traumatismo cranico; i sintomi neurologici conseguenti al trauma potrebbero essere discriminati con difficoltà da quelli della sola intossicazione etilica, per cui è necessaria una valutazione accurata;
- l’etilismo acuto in stato di gravidanza; il controllo da parte di un medico in tale circostanza, oltre a portare alla valutazione dei possibili danni placentari e fetali dell’intossicazione acuta, può rappresentare una opportunità per il riconoscimento e il trattamento dell’eventuale abuso cronico, in questo caso particolarmente grave per le possibili conseguenze sul feto;
- la presenza di malattie fisiche o mentali (per esempio diabete, epilessia, malattia cardiaca) che potrebbero interagire sfavorevolmente sia per le particolari forme di malattia che per la loro terapia farmacologica in atto.
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