Morte improvvisa
Decesso inatteso e improvviso che colpisce un soggetto apparentemente in buona salute. La morte improvvisa deve essere distinta dalle morti violente (delitti e così via) e da quelle causate da incidenti.
Frequenza
Nei paesi sviluppati la morte improvvisa colpisce ogni anno più di 1000 persone su 1 milione di abitanti.
Cause
Nella maggior parte dei casi all’origine della morte improvvisa c’è un’alterazione del ritmo cardiaco (fibrillazione ventricolare), secondaria a una malattia delle coronarie. Quest’ultima è generalmente provocata da un’alterazione della funzione ventricolare, un’aritmia ventricolare o una stimolazione troppo intensa del sistema simpatico durante uno sforzo o un’emozione e così via. Se non è di origine cardiaca, la causa può essere un’embolia polmonare, un’emorragia cerebromeningea, la rottura di un aneurisma, una dissecazione aortica, un’emorragia digestiva, uno shock anafilattico (reazione allergica), un’overdose nei tossicodipendenti e così via.
Trattamento
Se un soggetto si trova in uno stato di arresto cardiaco e circolatorio, in caso di morte apparente recente, è necessario eseguire un massaggio cardiaco e chiamare con urgenza un’unità mobile di terapia intensiva, dotata di un defribillatore, allo scopo di praticare il prima possibile una defibrillazione.
Il malato verrà trasferito in ospedale dove, una volta effettuata la rianimazione, si condurrà un’indagine sulla causa dell’evento e si avvierà un trattamento adeguato. È spesso possibile salvare qualcuno che va incontro a morte improvvisa, ma ciò dipende della causa che l’ha determinata, nonché dall’entità e rapidità dell’intervento.
Prevenzione
Per evitare una morte improvvisa, i soggetti affetti da malattie cardiache vengono trattati con farmaci adeguati. Nelle persone con fattori di rischio per aterosclerosi e negli sportivi la prevenzione consiste soprattutto nella diagnosi e nel trattamento delle cardiopatie.
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