Intossicazione acuta da alcol
Per intossicazione acuta da alcol si intende l’effetto prodotto dall’ingestione di un’elevata quantità di alcol etilico in un ridotto lasso di tempo, tale da portare a concentrazioni appunto tossiche nell’organismo.
L’etanolo (alcol etilico) rappresenta la tipologia di alcol più diffusa e l’unica adatta al consumo alimentare; in quasi tutte le culture si ritrovano bevande o cibi contenenti alcol.
L’assunzione di bevande alcoliche non necessariamente comporta effetti dannosi sull’organismo umano, anzi numerose osservazioni su popolazioni di origine caucasica hanno riportato che l’assunzione di circa 15 g al giorno nella donna e fino a 30 g nell’uomo può diminuire il rischio di infarto miocardico e di accidente vascolare ischemico: a queste dosi non si riscontrano danni fisici, ovviamente in assenza di malattie epatiche e di farmaci che interferiscano con il metabolismo dell’alcol; sopra i 20 g nella donna e i 40 nel maschio, la probabilità di danno tossico del fegato e di altri apparati è proporzionale all’entità del consumo di etanolo. Ne deriva che il limite da non superare nell’assunzione quotidiana di vino è fissato per l’uomo intorno ai 400 ml, equivalenti a due normali bicchieri da cucina, che diventano circa la metà per la donna. D’altra parte, in presenza di malattie a carico del fegato o del sistema nervoso centrale (i due principali “bersagli” dell’alcol) non vi sono limiti sicuri e quindi è più opportuno astenersi completamente dall’assunzione di alcolici.
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