Dermatologia ed estetica

Dermatosi esacerbate dalla gravidanza

Le affezioni dermatologiche che più spesso vanno incontro a un aggravamento nel periodo gravidico includono dermatosi infiammatorie, autoimmuni o metaboliche e lesioni tumorali. Alcune patologie infiammatorie, per esempio la psoriasi, l’eczema e l’acne volgare, possono assumere comportamenti imprevedibili in corso di gravidanza; spesso, alterazioni patologiche pre-esistenti possono andare incontro a una relativa remissione ma, nella maggior parte dei casi, tali affezioni cutanee si aggravano o talora compaiono per la prima volta durante i nove mesi che anticipano il parto.

Psoriasi È una malattia infiammatoria a decorso cronico, che interessa non solo la cute e gli annessi cutanei, ma in alcuni casi anche le articolazioni, le ossa, le inserzioni tendinee e ligamentose, le guaine tendinee e infine, più raramente, le mucose. Si caratterizza, nelle sue varianti più tipiche, per la comparsa di caratteristiche lesioni eritemato-squamose localizzate su cuoio capelluto, regione sacrale e regioni estensorie degli arti. L’effetto della gravidanza sulla psoriasi è imprevedibile: circa il 15% delle pazienti può subire un aggravamento di malattia. In particolare, è specifica del periodo di gravidanza una variante della psoriasi, l’impetigo herpetiformis di Hebra, che si manifesta con un’eruzione pustolosa generalizzata e si correla a ipotiroidismo e bassi livelli di calcio plasmatico.

Dermatite atopica È una dermatite a evoluzione cronico-recidivante che si accompagna a intenso prurito e interessa abitualmente pazienti con storia personale o familiare di atopia. L’affezione generalmente migliora in gravidanza, ma può essere aggravata dalla concomitante presenza del prurito gravidico e talora può comparire per la prima volta in questo periodo.

Dermatite palmare Durante il puerperio, si può verificare l’aggravamento di una dermatite palmare preesistente, in ragione del costante contatto con le sostanze irritanti impiegate nella cura del bambino, pertanto si consiglia alle pazienti affette da questa patologia l’uso di emollienti ed eventualmente corticosteroidi topici di media o alta potenza (per esempio il b-metasone valerato 0,1%).

Acne volgare Può migliorare in corso di gravidanza oppure, occasionalmente, aggravarsi. Poiché la maggior parte dei farmaci sistemici utilizzati nel suo trattamento risulta essere teratogena (per esempio l’isotretinoina) o femminilizzante nei confronti del feto (per esempio il ciproterone acetato), i soli prodotti consigliabili sono il benzoil perossido o antibiotici topici quali la clindamicina e l’eritromicina; le tetracicline per via orale vanno evitate in quanto possono comportare un ingiallimento dello smalto dentale.

Eritema nodoso È un processo infiammatorio del tessuto adiposo sottocutaneo caratterizzato dalla comparsa di noduli eritematosi e dolenti, distribuiti simmetricamente, in genere a livello della regione tibiale anteriore e talora associati alla presenza di febbre e altralgie. Occasionalmente il disturbo può insorgere per la prima volta in corso di gravidanza.

Lupus eritematoso sistemico È una malattia infiammatoria cronica prevalente nel sesso femminile, caratterizzata da un’alternanza di fasi di esacerbazione e remissione, che può interessare più organi e apparati. La frequenza di recidive della malattia sembra (ma i dati non sono univoci), essere maggiore in corso di gravidanza con esacerbazioni significative specie nel secondo e terzo trimestre di gestazione e nel puerperio.

Pemfigo volgare cronico È una dermatosi bollosa cronica, non ereditaria, a prognosi grave, caratterizzata dalla comparsa di bolle intraepidermiche acantolitiche; viene causata dalla presenza di autoanticorpi diretti contro antigeni desmosomiali. Casi di pemfigo volgare insorti in corso di gravidanza sono stati descritti raramente in letteratura, tuttavia forme pre-esistenti di malattia possono talora peggiorare, soprattutto nel primo e nel secondo trimestre.

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