Eruzione
Insorgenza, per lo più improvvisa e violenta, di lesioni cutanee (esantema) o mucose (enantema). Può essere di origine infettiva, come le eruzioni febbrili contagiose tipiche dell’infanzia (morbillo, scarlattina e così via), l’erisipela, la varicella e l’herpes zoster. Può essere associata a infezioni virali (da enterovirus o arbovirus), a infezioni da rickettsie (febbri esantematiche) e a malattie parassitarie (toxoplasmosi). Le eruzioni infettive vanno distinte dalle tossidermie (eruzioni allergiche provocate dai farmaci) e dalle manifestazioni cutanee legate a intolleranza alimentare o a stress improvvisi (lichen planus).
Le eruzioni di origine infettiva sono talvolta abbastanza specifiche da suggerire la natura del germe patogeno. L’eruzione del morbillo (macchie distinte) si differenzia quindi da quella della scarlattina (arrossamento diffuso). Si parla di eruzioni morbilliformi o scarlattiniformi quando le manifestazioni cutanee ricordano quelle tipiche di una o dell’altra malattia. Per formulare la diagnosi sono a volte necessari un prelievo batteriologico o una biopsia cutanea.
Eruzione febbrile del bambino È generalmente di origine infettiva. L’insorgenza nel bambino spesso induce a rivolgersi al medico. Nella maggior parte dei casi, l’eruzione cutanea rappresenta la manifestazione delle principali malattie infettive tipiche dell’età: rosolia, megaloeritema epidemico, exanthema subitum, varicella, mononucleosi infettiva. Altre eruzioni sono legate ad affezioni infiammatorie, come la malattia di Kawasaki o quella di Still.
Diagnosi
Si basa sull’esame clinico delle eruzioni; vengono presi in considerazione: tipo di manifestazione (macule, papule, vescicole e così via), localizzazione, cronologia (insorgenza unica o a ondate successive) e sintomi associati (febbre, desquamazione, prurito).
Trattamento
Comprende il trattamento della febbre, l’applicazione, in certi casi, di antisettici cutanei sulle lesioni e la cura specifica della malattia in causa.
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