Dermatologia ed estetica
Cute e gravidanza
Alterazioni fisiologiche
Prurito gravidico È una delle manifestazioni cutanee di più comune riscontro in corso di gravidanza. Può essere facilmente diagnosticato e trattato mediante una terapia antistaminica e l’impiego di creme emollienti, ma nelle forme più gravi è forse più utile dosare i livelli di acido biliare nel sangue e la funzionalità epatica, in modo da escludere un’eventuale colestasi gravidica.
Iperpigmentazione e melasma Durante la gravidanza, gli alti livelli di estrogeni, progesterone e ormone stimolante i melanociti (MSH) possono aumentare transitoriamente la pigmentazione cutanea specie a livello dell’areola mammaria, dell’area genitale e della linea alba (denominata per tale motivo linea nigra), determinando pertanto un’iperpigmentazione localizzata.
In particolare, il melasma (alterazione maculare simmetrica del volto, di tonalità brunastra, prevalentemente localizzata alla fronte, al mento, al labbro superiore e alle guance) costituisce un fenomeno fisiologico comune in epoca riproduttiva e spesso concomitante con l’assunzione di contraccettivi orali e idantoina; l’esposizione alla luce solare rappresenta la principale causa scatenante.
Affezioni agli annessi cutanei Oltre alla cute, anche gli annessi cutanei possono andare incontro a una serie di alterazioni nei nove mesi che precedono il parto e nel post-partum. Per esempio l’irsutismo, ovvero la presenza anomala ed eccessiva di peli terminali con disposizione androgeno-dipendente (a distribuzione maschile) è una manifestazione piuttosto frequente nelle donne gravide, nelle quali coinvolge più spesso il volto, le braccia, le gambe e la regione glutea. A livello ungueale possono invece svilupparsi onicolisi distale, striature e fragilità ungueale.
Smagliature e teleangectasie Il progressivo tendersi della cute, specie a livello della regione addominale e del seno, e la rapida variazione del peso corporeo possono indurre la formazione di strie distensae (comunemente dette smagliature), bande rosee o biancastre atrofiche particolarmente evidenti nel post-partum; l’intensa proliferazione vascolare può invece portare allo sviluppo delle cosiddette stelle vascolari (forma particolare di teleangectasia) a livello del volto e inoltre a eritema palmare, flushing da instabilità vasomotoria e formazione di vene varicose per aumento della pressione venosa all’interno dei vasi femorali e pelvici.
Disfunzioni ghiandolari Durante la gestazione, aumenta l’attività delle ghiandole eccrine, fenomeno che provoca iperidrosi, e si riduce quella delle ghiandole apocrine, cosa che favorisce l’insorgenza di quadri di idrosoadenite suppurativa; aumenta inoltre l’attività delle ghiandole sebacee, specie nel terzo trimestre, con conseguente aggravamento (o sviluppo) di diverse forme di acne.
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