Dermatologia ed estetica
Cura dei piedi e delle mani
I piedi
La cura della cute dei piedi è importante quanto quella delle mani, sebbene in questo caso il fattore estetico passi di regola in secondo piano rispetto a quello funzionale. Secondo uno studio condotto in Gran Bretagna, la spesa annua per sostenere le cure derivanti da un uso smodato e improprio dei tacchi a spillo (per esempio fratture dovute a cadute da tacchi vertiginosi, distorsioni, slogature e lussazioni, senza contare gli interventi di tipo ambulatoriale per la rimozione di duroni, calli e unghie incarnite) si aggira sui 35 milioni di euro. Tale fenomeno ha stimolato persino le più recenti indicazioni della chirurgia estetica, così che oggi sembra sia di moda farsi iniettare nel tallone filler al silicone in modo da rendere il piede più “soffice” e camminare su una sorta di cuscinetto naturale, bello anche a vedersi.
Tralasciando le considerazioni su questo tipo di pratiche, è importante comunque considerare che problemi di errata posizione del piede comportano alterazioni funzionali che, riflettendosi sui tessuti molli (in particolare la cute), provocano la formazione di callosità antiestetiche, ma soprattutto molto fastidiose e addirittura dolorose.
Come appare evidente, la prevenzione è di primaria importanza; l’aiuto di un podologo può essere prezioso per risolvere, già in fase iniziale, problemi che, se trascurati, possono portare sul tavolo operatorio. Dal punto di vista dermatologico, poi, è possibile affrontare e risolvere, con metodiche minimamente o affatto invasive, tutta una serie di problematiche e patologie che affliggono i piedi, dalla secchezza estrema alle callosità, dai problemi ungueali alle patologie infettive.
Se per quanto riguarda la secchezza della cute del piede è possibile utilizzare prodotti in crema o unguento contenenti agenti cheratoplastici o cheratolitici, in grado di ammorbidire e rimodellare lo strato corneo, maggiore specificità è richiesta in caso di micosi cutanee e ungueali, o in presenza di verruche plantari.
Le micosi (tinea pedis e tinea unguium) richiedono una competenza dermatologica specifica, sia perché possono venir facilmente confuse con altri quadri eczematosi infiammatori o traumatici sia perché la loro terapia può prevedere l’impiego anche prolungato (fino a 6 mesi in caso di micosi ungueale) di farmaci antifungini sistemici potenzialmente pericolosi per la salute dell’individuo se non utilizzati correttamente.
Le verruche plantari sono neoformazioni di natura virale causate da alcuni ceppi di papilloma virus umano (HPV), che affliggono spesso individui che frequentano ambienti umidi e promiscui (palestre, piscine, saune e bagni turchi). Se trascurate, esse possono ingrandirsi fino a raggiungere dimensioni di alcuni centimetri e risultare tanto dolorose da causare, per mal posizionamento antalgico del piede e della colonna vertebrale, alterazioni della postura e della deambulazione. La terapia prevede l’asportazione mediante presidi topici (il più usato è l’acido salicilico, in collodio elastico o in cerotti) o mediante chirurgia ambulatoriale (bisturi a lama fredda, diatermocoagulazione, crioterapia, laserterapia).
Conclusioni
La cura delle mani e dei piedi è ormai entrata a far parte della routine quotidiana. Sia dal punto di vista estetico sia da quello igienico, mani e unghie sane sono un ottimo lasciapassare per i rapporti con gli altri (senza contare che accarezzare il proprio partner con mani lisce, e soprattutto pulite, è fondamentale nella vita di coppia). D’altra parte i piedi, oltre a un ruolo estetico per alcuni non indifferente, svolgono una funzione fondamentale, quella di sostenere il corpo (postura e movimento): il loro benessere riflette quindi quello della persona, come suggeriscono anche i manuali di riflessologia plantare o come, ben più banalmente, ci ricorda un callo dolente o un unghia traumatizzata. Curare i propri piedi è quindi, se non altro, un buon modo di prendersi cura di sé.
Altro inDermatologia ed estetica