DISTORSIONI
Con il termine distorsione si intende un tipo di lesione di un’articolazione provocata da un movimento forzato la cui intensità supera la normale resistenza delle strutture responsabili della stabilità dell’articolazione stessa, ossia dei legamenti e della capsula articolare. In altre parole, in una distorsione un’articolazione viene forzata oltre i limiti della sua consueta mobilità con un’energia tanto forte da superare la capacità di legamenti e capsula di tenerla insieme.
Per comprendere questo fenomeno, si pensi a ciò che accade quando “prendiamo una storta” a una caviglia: il piede ruota lungo il bordo esterno e il peso del corpo va a forzare i legamenti del lato esterno fino a determinarne l’allungamento o anche la rottura.
In altri casi, il movimento abnorme avviene producendo vere e proprie torsioni dell’articolazione stessa: è quanto accade, per esempio, a un calciatore che a causa di una caduta in rotazione o di un brusco movimento del corpo manda in torsione un ginocchio. Più la torsione, o comunque la causa scatenante, è intensa, più il danno è pronunciato, con la possibilità di arrivare anche a far perdere i normali rapporti tra i capi ossei (casi in cui si arriva a condizioni di sublussazione o di vera e propria lussazione) e a produrre a carico della capsula e dei legamenti un danno tanto maggiore quanto più intensa è la forza trasmessa all’articolazione nella distorsione.
I legamenti devono essere considerati una sorta di “tirante” dell’articolazione: nella distorsione possono essere danneggiati in modo lieve, determinando un semplice allungamento delle fibre che lo compongono (lesione cosiddetta di primo grado), oppure grave, quando si verifica una loro rottura parziale o totale (lesione di terzo grado). Una lesione dei legamenti può anche essere associata alla lacerazione più o meno estesa della capsula articolare (la membrana che circonda l’articolazione) e dei menischi, laddove questi siano presenti.
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