Dermatologia ed estetica
Acne
Che cosa è l’acne
Questa malattia della pelle colpisce un numero elevato di individui (in massima parte adolescenti e giovani adulti, ma in qualche caso anche adulti in età avanzata), di cui però solo una piccola parte sviluppa la forma grave. Il manifestarsi della malattia e la sua gravità evolutiva sembrerebbero in qualche misura legati anche a fattori genetici.
Solitamente l’acne si manifesta prima nelle ragazze, spesso già in età prepuberale (precedentemente alla comparsa del flusso mestruale), con il segno caratteristico della pelle untuosa. Con il progredire dell’età si diffonde maggiormente nel sesso maschile (soprattutto nella fascia tra i 16 e i 18 anni); inoltre, i ragazzi sono più spesso soggetti a forme di acne più prolungate e gravi rispetto alle coetanee.
L’acne si caratterizza per la presenza di lesioni di diverso aspetto (papule, pustole, cisti), che a volte risultano caratterizzate da accumulo locale di pus (ascessi) e si manifestano in maniera piuttosto dolorosa ed esteticamente invasiva.
L’affezione compare abitualmente sul viso, in particolare su naso, guance e fronte, ma può anche interessare la pelle del dorso, in particolare la sua parte alta; più nello specifico, colpisce l’unità follicolo-sebacea e le ghiandole sebacee, le quali producono una più elevata quantità di sebo (la cosiddetta seborrea). La ritenzione del sebo, unita a quella della cheratina, comporta una progressiva occlusione, parziale (comedone aperto o nero) o completa (comedone chiuso o bianco), del follicolo sebaceo.
Segni e sintomi
Le manifestazioni dell’acne possono variare da forme molto lievi, caratterizzate da pochi puntini bianchi o da qualche piccolo foruncolo, a situazioni estremamente gravi, con pustole, noduli, cisti e conseguente possibilità di guarigioni non definitive o di residui di antiestetiche cicatrici.
In genere l’esordio è rappresentato dal fatto che la pelle diventa untuosa e lucida: questo segno è tipico nei giovani adolescenti (in particolare nelle ragazze), ed esprime un cambiamento ormonale legato alla pubertà.
In seguito possono apparire i comedoni, che costituiscono la prima effettiva manifestazione dell’acne: meglio noti come punti bianchi o punti neri, queste occlusioni sono facilmente visibili a occhio nudo e si formano sulla superficie della pelle, che può anche apparire del tutto normale. Non è mai consigliabile “spremerli”: in tal caso, dal comedone fuoriesce un filamento bianco con un’estremità (quella superiore) scura. I comedoni tendono in genere a guarire da soli (fenomeno di autorisoluzione); più raramente si ha una vera e propria infiammazione, soprattutto se essi vengono manipolati con operazioni, appunto, di “spremitura”.
Nella sua forma più grave, invece, l’acne si manifesta tipicamente con lesioni infiammatorie quali pustole, noduli e cisti, comunemente noti come brufoli: tali lesioni si accompagnano alla presenza di pus, con arrossamento della pelle circostante, segno inequivocabile di un’infiammazione. Le lesioni infiammatorie possono essere poco o anche molto dolenti e, nei casi in cui la quantità di pus in esse contenute sia particolarmente rilevante, possono dar luogo alla formazione di grossi ascessi sotto pelle. Se le lesioni non vengono “stuzzicate” e se il paziente segue con precisione i consigli del medico, l’acne guarisce senza lasciare alcun tipo di esito. Spesso, purtroppo, la pelle viene invece trattata in maniera esagerata: i comedoni e i foruncoli vengono spremuti, e si produce uno stato infiammatorio generale che porta a un’evoluzione verso forme di acne anche molto gravi; la malattia diventa allora piuttosto fastidiosa e problematica anche dal punto di vista psicologico, in quanto aumenta enormemente la probabilità di avere cicatrici permanenti.
Tali cicatrici possono manifestarsi come “buchi” sulla pelle (pelle cosiddetta butterata), oppure con cicatrici grossolane e ben evidenti, come se si trattasse di rilievi (cheloidi). Questi segni, solitamente, compaiono in zone limitate del viso, ma spesso anche su aree molto estese, che in alcuni casi includono tutta la faccia: la conseguenza è spesso una situazione di disagio psicologico e sociale. Non è infine infrequente che si formino zone di colorito più scuro, dette iperpigmentazioni, che compaiono più spesso nelle persone di carnagione scura e rappresentano la conseguenza permanente di un precedente stato infiammatorio.
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