Dermatologia ed estetica
Capelli
Anatomia e fisiologia del follicolo pilosebaceo
Il pelo è una struttura di forma grossolanamente cilindrica e del diametro di circa 65-78 ?m, derivata dal follicolo pilifero, che si suddivide in una porzione stabile e una ciclica (caduca) separate dal colletto. Nella porzione superiore del follicolo, annessa al pelo, si trovano la ghiandola sebacea e il muscolo erettore del pelo, responsabile, attraverso una stimolazione di tipo adrenergico (conseguente, per esempio, alla reazione di fuga o attacco di fronte a un pericolo), del fenomeno detto di orripilazione (pelle d’oca). Sotto queste strutture è presente un rigonfiamento, detto bulge, in cui sono contenute le cellule staminali che serviranno, a ogni ciclo, per la formazione di un nuovo pelo. La molecola che attribuisce al pelo le caratteristiche di compattezza, resistenza, elasticità e durezza è la cosiddetta sclerocheratina (o cheratina dura); la cheratina è una molecola complessa formata da due proteine di composizione diversa (alla struttura delle quali contribuiscono ben 18 diversi amminoacidi). Il fusto del pelo è costituito dalla cuticola, formata da una serie di cellule cheratinizzate prive di pigmento; all’interno della cuticola c’è la corteccia o corticale, in cui si trova la melanina e, all’interno della corteccia, il midollo, composto da spazi vuoti (“bollicine” d’aria) e filamenti di cheratina. La parte terminale del pelo, quella che affonda nel derma, è detta bulbo e avvolge una porzione di connettivo detta papilla dermica. I follicoli piliferi sono distribuiti su tutto il corpo tranne che sulla regione palmoplantare, sulle falangi distali, sulle semimucose e sulla cute del pene. Si distinguono comunemente due categorie di peli, la lanugine o vellus, formata da peli piccoli, sottili, non pigmentati, quasi invisibili (si trovano su orecchie, fronte, tronco e, nel sesso femminile, guance), e i peli terminali, grossi e pigmentati (presenti nelle restanti sedi corporee).
Il capello è un pelo terminale in cui si distinguono tre parti:
- il fusto, che ne costituisce la parte esterna e visibile;
- la radice, ovvero la parte interna invisibile perché immersa nella cute;
- il bulbo, che costituisce la porzione più profonda e terminale della radice.
Le melanine sono responsabili del colore dei capelli, in particolare l’eumelanina conferisce loro il colore nero e bruno scuro, la feomelanina i colori biondo e rosso.
I capelli mediamente presenti in un giovane adulto sono circa 100.000-150.000 (tra i 160 e i 240 per cm2), ma questo numero diminuisce con l’età riducendosi, anche in assenza di patologie, a circa i 2/3 del numero iniziale nell’anziano. Il diametro dei capelli oscilla fra i 65 e i 78 ?m, e anch’esso è spesso soggetto a una diminuzione con l’età (può risultare inferiore a 50 ?m).
Solo un follicolo su tre ospita un vero pelo terminale (gli altri due ospitano un pelo vellus). Nei follicoli si alternano periodi di crescita (anagen) e di riposo (telogen) intervallati da un periodo di progressivo arresto delle funzioni vitali (catagen); il primo periodo è quello più duraturo e raggiunge i 2-4 anni nell’uomo e i 3-7 anni nella donna (ciò spiega perché i capelli raggiungono nel sesso femminile una maggiore lunghezza), mentre la fase di telogen, o di riposo funzionale, dura in media 90-100 giorni e termina con la caduta del capello. Se sottoposto a trazione, in quest’ultimo periodo il capello può cadere facilmente senza che si avverta dolore.
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