Trazione
Manovra consistente nel tendere una parte di un arto o la colonna vertebrale, allo scopo di ottenere un effetto terapeutico o analgesico.
Indicazioni
Numerosi tipi di lesioni traumatiche (fratture della colonna vertebrale, del femore o del collo del femore e così via) possono beneficiare di una trazione prima del trattamento chirurgico. Si fa talvolta ricorso a questa procedura anche prima di operare una scoliosi, per sciogliere i muscoli e le articolazioni della colonna vertebrale, o dopo certi interventi chirurgici, in particolare all’anca.
Tecnica
Il ferito viene disteso su un lettino ortopedico con l’arto in trazione, collegato a un punto fisso (di solito la struttura del letto) mediante un sistema di carrucole e cavi ai quali sono fissati dei pesi. Il punto di applicazione della trazione è spesso un segmento d’osso intatto situato nelle vicinanze della frattura, nel quale sono inseriti dei chiodi. Un malato messo in trazione deve essere sorvegliato regolarmente: controllo degli orifizi dei chiodi (rischio di infezioni), verifica che l’osso sia in posizione corretta, radiografie regolari della frattura (inizialmente ogni 3-4 giorni, poi con frequenza settimanale o quindicinale).
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