Dermatologia ed estetica
Scottature solari
Manifestazioni
Sintomatologia cutanea I segni evidenti di una scottatura sono i gonfiori (edemi) e gli arrossamenti (eritemi), con prurito, talvolta intenso anche nell’ustione solare lieve; bruciore, dolore e presenza di bolle acquose nelle forme più gravi.
Le lesioni cutanee sono distribuite nelle aree fotoesposte. La lingua può, seppur raramente, ustionarsi nei rocciatori che respirano a bocca aperta (più frequente è l’ustione del vermiglio del labbro inferiore).
A seconda della gravità del danno inflitto al DNA, la cellula può anche andare incontro alla morte, il che spiega come mai la scottatura determini quasi sempre l’esfoliazione della pelle. Esistono meccanismi di riparazione cellulare, ma quando questi sono insufficienti è un bene che la cellula muoia e si perda per esfoliazione. La cellula che sopravvive può degenerare in cellula precancerosa o cancerosa e dar luogo, nel corso dei mesi o degli anni, a un tumore cutaneo.
Infine, rispetto al danno termico diretto, quello degli infrarossi, la reazione all’eccessiva esposizione agli UV si ha qualche ora dopo rispetto al danno, e questo ritardato campanello d’allarme è uno svantaggio in quanto non permette di valutare subito la potenziale gravità della situazione del soggetto esposto.
Sintomatologia sistemica Talvolta si verificano situazioni nelle quali possono essere presenti cefalea, brividi, febbre, nausea e vomito (nei soggetti di fototipo I e II si possono scatenare anche dopo brevi esposizioni) e, nei casi più gravi, può apparire anche confusione mentale. Quando la temperatura del corpo è superiore a 38 °C, se si presentano vomito o diarrea o se la febbre e il dolore durano per più di 2 giorni, è necessario consultare un medico.
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