Dermatologia ed estetica
Scottature solari
Scottature solari e fenotipi cutanei
Un fattore decisivo nella genesi delle scottature solari è il tipo di pelle, noto come fenotipo cutaneo.
Il colore della pelle può essere suddiviso in chiaro, bruno e nero. I soggetti con pelle chiara sono quelli che, come risposta all’esposizione ai raggi UV, o non si abbronzano (fototipo I) o si abbronzano con difficoltà (fototipo II) o si abbronzano (fototipo III), ma comunque, come per i fototipi precedenti, dopo un’ustione iniziale. I fenotipi IV e V si abbronzano facilmente. Il VI, nero, diventa più scuro.
Esiste anche una sorta di unità di misura dell’ustione solare, che è la dose minima eritematogena, ossia la minima dose di raggi ultravioletti in grado di causare un arrossamento (eritema), in un’area delimitata, successivamente a una singola irradiazione. Questa “dose minima”, nella razza bianca, è compresa per gli UVB fra 20 e 40 mJ/cm2 (cioè, per i fenotipi I e II, a circa 20 minuti di fotoesposizione alle latitudini nordiche, a mezzogiorno nel mese di giugno) e per gli UVA tra 15 e 20 J/cm2 (circa 120 minuti di fotoesposizione alle latitudini nordiche, a mezzogiorno nel mese di giugno).
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