Confusione mentale
Stato patologico caratterizzato da disorganizzazione e dissoluzione della coscienza.
Cause
La confusione mentale di solito è connessa a un’affezione organica cerebrale (epilessia, ictus, encefalite) o a una malattia generale (infezione febbrile, squilibrio metabolico). Talvolta inoltre trae origine da un’intossicazione legata al consumo di alcol, sostanze stupefacenti o farmaci (amfetamine, barbiturici, antidepressivi, benzodiazepine, neurolettici). Infine, può essere conseguenza di uno shock emotivo particolarmente violento (incidente, catastrofe) o complicare un’affezione psichiatrica in evoluzione.
Sintomi e segni
La confusione mentale si traduce in un indebolimento o sovvertimento di tutti i processi psichici: diminuzione della vigilanza (ebetismo, obnubilamento o torpore), incapacità di coordinare le idee, turbe della percezione e della m emoria, disorientamento spazio-temporale, ansia, delirio onirico con allucinazioni sensoriali.
Il paziente è come smarrito, frastornato, incapace di orientarsi e di comprendere la situazione. In linea generale, la confusione mentale si associa di solito a segni organici (febbre, disidratazione, mal di testa), che possono mettere in pericolo la vita del soggetto.
Trattamento
La confusione mentale rappresenta un’urgenza di cui occorre immediatamente indagare la causa. Se la malattia originaria è curabile, si procede al trattamento e al tempo stesso si controlla lo stato di salute generale del paziente, possibilmente in ambito ospedaliero. Le conseguenze di un episodio di confusione dipendono dalla causa.
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