Dermatologia ed estetica
Ipersudorazione
Classificazione
Una prima classificazione distingue tra ipersudorazione generalizzata e localizzata. La prima coinvolge l’intero corpo ed è di solito una conseguenza di altre patologie (molto spesso infezioni, disordini endocrinologici o neurologici, patologie cardiovascolari e neoplasie) o dell’uso di determinati farmaci; tuttavia, oltre che di meccanismi patologici, può essere il risultato dell’azione di fattori esterni tali da provocare un surriscaldamento cutaneo (ambientale, da abbigliamento e da esercizio fisico). L’ipersudorazione localizzata è invece nella maggior parte dei casi idiopatica (o essenziale), ma alcune volte può essere emozionale (palmo-plantare o ascellare), gustativa, olfattiva, associata a disordini a carico dell’innervazione periferica, alla sindrome di Frey (frequente fenomeno che occorre dopo parotidectomia totale o interventi sull’articolazione temporomandibolare, caratterizzato da iperidrosi e rossore facciale alla regione parotidea durante i pasti) e ad altri fattori.
L’ipersudorazione primitiva idiopatica è un disturbo più frequente rispetto alla forma secondaria; generalmente inizia nell’infanzia o nell’adolescenza e si protrae per tutta la vita. Ansia e nervosismo possono aggravare o scatenare un attacco di sudorazione, ma soltanto raramente è presente una patologia psichiatrica vera e propria. Si può più spesso manifestare con iperidrosi palmare, ascellare e plantare, mentre meno frequentemente si può estendere al tronco e alle cosce; è molto probabile una combinazione delle diverse localizzazioni sopra descritte. Il disturbo può rivelarsi con attacchi di sudorazione o, meno frequentemente, in modo continuo; può essere provocato da alta temperatura ambientale (e in questi casi spesso si ha un’esacerbazione d’estate e un miglioramento d’inverno) o da stress emotivi, ma può anche manifestarsi senza alcuna causa scatenante apparente.
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