Dermatologia ed estetica
Pediculosi
Pediculosi della testa
La pediculosi del capo è causata dal Pediculus humanus variante capitis (detto anche Pediculus capitis) e si manifesta con il prurito; il sintomo può risultare moderato o intenso ed è causato dalla saliva che il pidocchio rilascia mentre si nutre. Le lesioni provocate dal grattamento si infettano facilmente e provocano la formazione di croste. La zona maggiormente colpita è solitamente la regione della nuca, ma le papule (piccole zone sollevate di colore rosso scuro) sono presenti su tutto il cuoio capelluto; inoltre a volte si manifesta, nella regione posteriore del collo, un eczema tipico, con ingrossamento delle ghiandole linfatiche occipitali; altre regioni pilifere come la barba e il pube sono raramente attaccate da questo parassita.
In più della metà dei casi, l’infestazione è opera di circa dieci pidocchi adulti, i quali lasciano sul capo uova piccole e bianche, tenacemente attaccate al fusto del pelo e protette da un guscio di chitina; le uova inizialmente si localizzano vicino al cuoio capelluto, poi se ne allontanano con il crescere del capello.
Per essere efficace, il trattamento deve mirare all’eliminazione sia dei pidocchi adulti sia delle larve contenute nelle uova. Il farmaco di scelta è il lindano all’1% in emulsione o gel, da frizionare bene e lasciare in sede (con una cuffia) per 12-24 ore prima di lavarsi, per poi ripetere il trattamento dopo 3-5 giorni; se sono presenti segni di infezione batterica locale, può essere necessario ricorrere anche a una terapia antibiotica per via orale.
Il lindano ha diversi effetti collaterali nocivi per bambini e donne in gravidanza, quindi in questi soggetti si ricorrere ad altri agenti insetticidi: malathion in soluzione allo 0,5% da tenere in sede per 12 ore (trattamento da ripetere dopo 10 giorni, facendo attenzione a non usare l’asciugacapelli perché il calore inattiva il farmaco) oppure permetrina (piretrina sintetica) in gel al 5%; quest’ultima sta diventando il trattamento di prima scelta grazie alla sua efficacia, al minimo assorbimento e alla bassa tossicità.
A volte, poi, può essere importante rimuovere le uova dal capello con un pettine a denti fini, anche se un’adeguata terapia può rendere di fatto inutile quest’operazione; il pettine può anche essere bagnato con aceto, in quanto questo liquido è in grado di sciogliere la sostanza che fissa le lendini al cuoio capelluto.
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