Alimentazione
Sicurezza alimentare
Sicurezza nutrizionale
Sul Libro bianco sulla sicurezza alimentare si legge: «i consumatori manifestano una crescente attenzione per il valore nutrizionale degli alimenti che acquistano e si avverte sempre di più la necessità di fornire informazioni corrette sugli alimenti che consumano.»
Assicurare la protezione della salute pubblica non significa limitarsi alla sola sicurezza chimica, biologica e fisica degli alimenti, ma anche garantire il giusto apporto di sostanze nutritive essenziali. Da ricerche scientifiche è emerso che una dieta adeguata e varia è un fattore importante per la salute e il benessere in generale. Ciò vale in particolare ora che appaiono sul mercato nuovi tipi di prodotti dal valore nutritivo modificato in grado di influenzare il comportamento e il benessere in modo positivo o negativo. Spesso, però, il consumatore non dispone in forma chiara e accessibile delle informazioni necessarie per fare una giusta scelta.
Per questo motivo già nel Libro bianco la Commissione Europea prevedeva l’opportunità di sviluppare politiche nutrizionali complete e coerenti, affiancate da azioni di monitoraggio, raccolta e analisi di dati (informazioni sull’assunzione di alimenti, abitudini dietetiche e stato nutrizionale della popolazione), di ricerche e studi sulla nutrizione e di informazione efficace e corretta dei consumatori. In questa strategia, etichettatura nutrizionale e campagne di informazione hanno un ruolo fondamentale.
Come è noto, una nutrizione corretta costituisce, insieme a un’adeguata attività fisica e al controllo di altri fattori di rischio, come fumo e alcol, un elemento fondamentale nella prevenzione di numerose condizioni patologiche. La prevalenza di sovrappeso e obesità è in notevole aumento negli ultimi decenni e rappresenta un serio problema per la salute pubblica; la prevenzione diventa quindi un obiettivo prioritario. I temi della nutrizione, dell’attività fisica e dell’obesità, in virtù della loro importanza, sono stati inclusi nel programma per la sanità pubblica 2003/2008 dell’Unione Europea.
Le abitudini alimentari dipendono da scelte individuali (influenze culturali, preferenze alimentari), ma anche da fattori socioeconomici e ambientali (per esempio, prezzo e disponibilità di alimenti, qualità e sicurezza dei prodotti), a loro volta influenzati da politiche che rientrano nelle responsabilità degli Stati membri e della Comunità Europea. Le informazioni da fonti ufficiali, dai media, dalla pubblicità e dal settore alimentare, l’accesso a punti di vendita al dettaglio e i prezzi possono influenzare le scelte del consumatore; i settori della produzione primaria, industriale, artigianale e del commercio possono invece influenzare la tipologia, la qualità e la disponibilità degli alimenti.
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