Dermatologia ed estetica
Vulvovaginiti
Vaginosi batteriche
I batteri rappresentano la causa più comune di vaginite nelle donne d’età fertile, in particolare in quelle giovani e sessualmente attive.
Le manifestazioni cliniche sono rappresentate da aumento del pH vaginale, abbondanti perdite gialle o verdi, maleodoranti, che macchiano la biancheria intima; l’odore si accentua dopo un rapporto sessuale, quando lo sperma, alcalino, si deposita in vagina. L’infezione tende spesso alla cronicizzazione.
La vaginosi batterica è caratterizzata da una variazione del normale microambiente vaginale che consiste in una riduzione dei bacilli di Doderlein (lattobacilli produttori di perossido d’idrogeno) e un incremento di microrganismi quali Gardnerella vaginalis, Mycoplasma hominis, peptostreptococchi, Bacteroides disiens, Prevotella bivia, Ureoplasma urealyticum e Mobilincus.Frequentemente le pazienti riferiscono prurito e sensazione di disagio.
Il riscontro di una vaginosi batterica in gravidanza è associato ad aborto spontaneo, rottura prematura di membrane, parti pretermine e basso peso alla nascita.
La diagnosi prevede il riscontro di quattro tipiche caratteristiche:
- incremento del pH oltre il valore di 4,5;
- omogeneo e abbondante secreto;
- test alle ammine positivo (sniff test);
- presenza delle caratteristiche clue cells all’esame microscopico a fresco, cellule epiteliali della mucosa vaginale, sulla membrana delle quali aderiscono i batteri (specialmente la gardnerella).
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