Dermatologia ed estetica
Vitiligine
Manifestazioni cliniche
La lesione elementare caratteristica della vitiligine è una chiazza acromica (macula), di colorito uniforme (bianco latte o avorio), forma ovalare o rotondeggiante e diametro variabile da pochi millimetri a parecchi centimetri; nell’aumentare di dimensioni, le singole macule possono confluire e assumere un aspetto figurato. La superficie delle macule non ha segni di atrofia o di desquamazione, i margini sono ben distinti, tipicamente convessi e netti; talvolta però il margine esterno della chiazza acromica risulta iperpigmentato. L’esordio e il decorso sono alquanto vari e imprevedibili. La progressione può essere lenta o rapida, coinvolgendo gran parte o tutta la superficie cutanea oppure rimanendo confinata in un’area ristretta: fasi di rapida estensione delle lesioni, della durata di alcuni mesi, sono in genere seguite da fasi di stabilità, in cui la malattia rimane quiescente anche per anni; l’evoluzione può essere precipitata da cause di vario tipo, che esercitano uno stress psicologico o fisico.
Solo una piccola percentuale di casi di vitiligine si evolve con un miglioramento spontaneo, in seguito a circostanze non conosciute, che può proseguire fino alla guarigione.
Vitiligine volgare generalizzata Rappresenta la forma di più frequente osservazione, sia in età adulta sia in età pediatrica. Le lesioni sono in genere bilaterali e simmetriche, e coinvolgono più distretti cutanei. In base al grado di coinvolgimento cutaneo, si possono distinguere tre presentazioni cliniche di questa tipologia di vitiligine:
- acrofaciale, caratterizzata dall’interessamento preminente del viso (soprattutto le regioni periorifiziali) e delle estremità più distali degli arti;
- volgare, in cui sono presenti lesioni multiple distribuite tipicamente sulle aree fotoesposte, le regioni periorifiziali, le pieghe e la cute fisiologicamente iperpigmentata (come l’areola mammaria e i genitali esterni); l’importanza dei microtraumi ripetuti legati allo sfregamento spiega ulteriormente la localizzazione preferenziale in corrispondenza delle aree del corpo su cui si esercita la compressione degli indumenti intimi o della cintura, come pure sulle aree sovrastanti le prominenze ossee (spalle, regione sacrale, spina iliaca, ginocchio, cresta tibiale, regione malleolare, dorso delle mani e dei piedi); un evento piuttosto frequente e che sembra mostrare caratteristiche di familiarità è il precoce incanutimento dei capelli;
- universale, caratterizzata dall’estensione della depigmentazione alla quasi totalità della superficie cutanea, con l’eccezione di poche aree di cute “normale” (che per contrasto appare allora iperpigmentata e anomala).
Vitiligine localizzata Colpisce una sola regione corporea. Le macule acromiche possono seguire una distribuzione focale, quando sono localizzate in una singola regione corporea, oppure segmentale, quando si dispongono nelle aree tipiche di uno o più dermatomeri (l’area della cute innervata dalla radice posteriore sensitiva di un singolo nervo spinale); quest’ultima forma, che costituisce il 16% circa di tutti i casi di vitiligine, presenta caratteristiche distintive, quali l’esordio precoce e l’estensione rapida delle lesioni al dermatomero di riferimento, che si completa di regola nell’arco di un anno per restare poi stabile nel tempo. La sede più frequentemente colpita è l’area del trigemino (il nervo responsabile della sensibilità del volto), seguita dal tronco, dal collo e dagli arti.
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