Vitiligine
Patologia cutanea caratterizzata da perdita localizzata della pigmentazione. La vitiligine è una leucodermia (malattia che si manifesta con la diminuzione o l’assenza di melanina, un pigmento cutaneo). Piuttosto frequente, colpisce circa l’1% della popolazione. La causa è sconosciuta, ma in un caso su tre si riscontra un fattore ereditario. La vitiligine è spesso associata ad altre patologie: malattia tiroidea autoimmune, insufficienza surrenalica, malattia di Biermer, alopecia.
Sintomi e segni
La forma più comune di vitiligine si manifesta con macchie piane, bianco avorio, dai bordi netti e convessi e dalla superficie liscia, spesso delimitate da un bordo leggermente iperpigmentato. Queste chiazze compaiono su ascelle, organi genitali, regioni scoperte (viso, dorso delle mani), contorno degli orifizi e zone di sfregamento (ginocchia, caviglie); la disposizione è in genere più o meno simmetrica. Alcuni soggetti presentano solo macchie di piccole dimensioni, altri grandi chiazze disseminate.
Tipi di vitiligine
La vitiligine può assumere varie forme, tra cui quella tricromica (macchie “a coccarda” con una zona centrale depigmentata, circondata da un alone iperpigmentato e da una zona depigmentata) e quella maculata (piccole aree pigmentate con al centro un pelo, circondate da una macchia depigmentata). A seconda della localizzazione delle macchie, circoscritte a una sola zona della cute, presenti lungo il tragitto di una radice nervosa o generalizzate a tutto il corpo, si parla rispettivamente di vitiligine focale, segmentaria oppure universale. Le macchie possono anche comparire sulle estremità e sul contorno della bocca. Nonostante la vitiligine comporti soltanto un danno estetico, le sue ripercussioni psicologiche possono essere di portata non trascurabile. Le macchie sono particolarmente sensibili all’esposizione solare (rischio di un colpo di sole).
Evoluzione
Poiché le macchie compaiono in genere per ondate successive, l’evoluzione risulta mutevole e imprevedibile, anche se è spesso scatenata dall’esposizione al sole, da traumi psicologici (lutti) o dal contatto con alcune sostanze chimiche (composti aromatici derivati dal benzene).
Trattamento
Rimane spesso deludente, anche se sono in fase di sperimentazione numerosi metodi.
Trattamenti curativi Comportano l’applicazione locale di corticosteroidi o, in caso di vitiligine recente e poco estesa, una PUVA-terapia locale o generale (applicazione locale oppure orale di psoraleni, seguita dall’esposizione ai raggi ultravioletti A). Il trattamento con innesti resta sperimentale.
Trattamenti palliativi Si applicano alle forme molto estese, quando la cute è quasi completamente depigmentata. Consistono nella depigmentazione delle zone ancora pigmentate mediante idrochinone, al fine di ottenere un aspetto omogeneo della cute; questa tecnica è proposta soprattutto a persone dalla pelle scura, nelle quali le lesioni appaiono ben visibili e sono molto estese. È inoltre possibile una correzione estetica con maquillage coprente. Per i soggetti affetti da vitiligine è importante proteggersi dai raggi solari.
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