Dermatologia ed estetica
Decubito
In cosa consiste un’ulcera da decubito
Le ulcere da decubito consistono in lesioni da pressione localizzate in prossimità delle prominenze ossee (gomiti, talloni, anche e così via). Queste lesioni interessano la parte superficiale della cute, ma possono arrivare a colpire anche le ossa; la loro formazione è dovuta allo schiacciamento dei tessuti tra due parti rigide (da un lato il letto o la carrozzina, dall’altro le ossa) per un lungo periodo (pari o superiore alle due ore), che determina un blocco dell’afflusso di sangue.
I fattori di rischio sono in grado di produrre nell’individuo tali lesioni sono fondamentalmente di due tipi, che qui verranno chiamati semplicemente fattori interni e fattori esterni.
I fattori interni sono quelli soggettivi, ossia quelli relativi alla singola persona, e sono legati alle malattie croniche presenti nell’individuo, come per esempio febbre, eventuale stato di malnutrizione, coma, età, disturbi neurologici, terapie con psicofarmaci e così via (cioè tutti quei fattori che creano una diminuzione della mobilità e della coscienza).
I fattori esterni, invece, sono costituiti da forze che agiscono in modo dannoso sulla cute, ovvero pressione (la più pericolosa), attrito o frizione, taglio o scollamento e, infine, umidità.
Da ciò si capisce come un unguento o una pomata non possano essere in grado di azzerare tutti questi effetti nocivi; esistono invece delle tecniche specifiche in grado di ridurre considerevolmente i fattori di rischio, in particolare quelli esterni.
Si torni ora a ciò che mette a repentaglio la salute della pelle: molte volte gli ammalati o i loro parenti riferiscono che le lesioni da pressione sono comparse in maniera talmente improvvisa da non saperne interpretare il significato, oppure di avere notato la repentina comparsa di una strana macchia scura sulla pelle. La prima importante osservazione è quindi quella che fa riferimento al tempo necessario affinché si formi una lesione: perché si crei una piaga non sono necessari giorni, ma minuti, all’incirca 120. È in questo brevissimo lasso di tempo che può verificarsi questo grave danno alla pelle.
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