Primo Soccorso
Disturbi generali
Segni e sintomi
Nella febbre, per definizione, la temperatura orale o rettale è superiore ai limiti di norma, mentre la temperatura ascellare è molto meno attendibile, in quanto la pelle può risultare più fredda rispetto ai viscere: per questo, nei casi dubbi, è altamente consigliabile confermare il valore della temperatura “esterna” con la misurazione orale o rettale.
Una febbre, anche di modesta entità, può accompagnarsi a marcata sensazione di stanchezza, malessere generale, mal di testa, dolore agli occhi, ai muscoli (mialgie) e alle articolazioni (artralgie). Il fatto poi che i tessuti siano obbligati a “funzionare” a temperature più alte della norma fa loro consumare circa il 10-15% in più di ossigeno: la conseguenza è che il cuore è costretto ad aumentare il proprio “lavoro” e dunque la propria frequenza (tachicardia) con sensazione di “batticuore” (cardiopalmo) e maggiore frequenza degli atti respiratori (polipnea). Inoltre, soprattutto negli anziani, la febbre può determinare disturbi neurologici, quali confusione mentale (a volte grave, con completo disorientamento, stati di agitazione, delirio, allucinazioni), ritenzione di urina (per “blocco” funzionale della vescica), profondo stato di sopore (letargia) e addirittura coma.
In circa il 3% dei bambini di età inferiore ai 5 anni una temperatura rettale superiore ai 39° può determinare convulsioni, anche se queste si rivelano quasi sempre “benigne” e transitorie.
Se la febbre dura a lungo (molte ore o giorni) può ostacolare la corretta nutrizione e determinare perdite di grandi quantità di acqua e di sali minerali (elettroliti).
Nei pazienti più fragili, con limitate capacità di alimentarsi e di bere (per l’età avanzata, per la compresenza di altre malattie croniche, per le precarie condizioni socioeconomiche e igieniche o per altre ragioni), questi fenomeni possono generare in pochi giorni squilibri così gravi nella composizione dei fluidi corporei da portare alla morte.
Nel caso di soggetti affetti da ipertermia, oltre all’aumento della temperatura corporea (interna ed esterna), possono comparire disturbi neurologici (allucinazioni, delirio, letargia), rigidità muscolare (ipertono) e dilatazione delle pupille (midriasi).
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