Dermatologia ed estetica
Lupus
Come effettuare la diagnosi
È necessario eseguire un esame clinico delle lesioni; dopo aver fatto una biopsia cutanea, è possibile eseguire l’esame istologico dei tessuti, che è in grado di rivelare anomalie cellulari tra derma ed epidermide.
La malattia non si evolve in un unico momento, ma progredisce per ondate successive, che di solito sono causate da nuove esposizioni al sole.
Come curarlo
Per trattare il lupus eritematoso è necessario assumere dermocorticosteroidi ad azione locale, da applicare tramite massaggi sulla zona interessata o mediante bendaggi. Le lesioni molto ispessite possono essere trattate con la criochirurgia oppure mediante il laser ad anidride carbonica. Molte volte, però, un singolo trattamento non è sufficiente e si rivela necessaria una terapia generale, che si basi sulla somministrazione orale di antimalarici o, nel caso in cui questi si rivelino insufficienti, di sulfoni, retinoidi e talidomide.
È importante, al fine di evitare la comparsa di lupus eritematoso cronico, non esporsi al sole e difendersi sempre dai raggi solari mediante l’utilizzo di creme a protezione totale.
Lupus eritematoso sistemico
Il lupus eritematoso sistemico (LES) è una malattia infiammatoria di origine autoimmune che colpisce moltissimi organi. Fa parte delle malattie sistemiche (conosciute in passato come connettiviti o collagenosi) e interessa in particolare le donne, soprattutto quelle tra i 20 e i 30 anni. I fattori all’origine di questa patologia sono molteplici ma, tra questi, quello che riveste un peso maggiore è sicuramente la predisposizione genetica: si manifesta più frequentemente, infatti, in soggetti portatori degli alleli HLA (Human-Leucocyte Antigen, antigene leucocitario umano) DR2 e DR3 e in quelli che soffrono di deficit congenito delle frazioni C2 o C4 del complemento (ovvero il sistema enzimatico coinvolto nella risposta immunitaria mediante la distruzione degli antigeni).
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