Embrione
Essere umano durante le prime 8 settimane di sviluppo all’interno dell’utero, oppure prima in provetta e poi in utero in caso di fecondazione in vitro. Nella pratica ginecologica e ostetrica si ha però l’abitudine di distinguere il periodo embrionale, che arriva sino al terzo mese di gravidanza, dal successivo periodo fetale.
Prima e seconda settimana L’embrione comincia a formarsi dopo la fecondazione, che ha luogo nelle vie genitali della donna, con l’incontro di uno spermatozoo e dell’ovulo. L’uovo fecondato, dirigendosi verso la mucosa uterina, nella quale si impianterà, si divide prima in 2, poi in 4, 8 e 16 cellule, le quali formano una sfera piena (morula) destinata a incavarsi mentre continua ad andare incontro a divisione (blast ocisti). È proprio in questa sfera incavata che, alla fine della seconda settimana, l’embrione prende la forma di un disco composto da due foglietti, l’uno esterno (ectoblasto o ectoderma), l’altro interno (endoblasto o endoderma).
Terza settimana Appare un terzo foglietto, che si frappone tra i primi due: il cordomesoblasto o mesoderma. A partire da questi tre foglietti si formeranno tutti gli organi e gli apparati del corpo umano. L’ectoblasto dà origine al sistema nervoso e all’epidermide, l’endoblasto alla mucosa e alle ghiandole degli apparati digerente e respiratorio e della vescica; il cordomesoblasto, infine, è all’origine dello scheletro, dei muscoli, del tessuto connettivo, dei sistemi circolatorio e linfatico, dell’apparato urinario, del derma e degli organi genitali. Intanto si delinea la forma generale dell’embrione, mediante allungamenti e successive flessioni in senso longitudinale e trasversale. Questo fenomeno prende il nome di plicatura embrionale. Il cordomesoblasto forma un tubo aperto che dà all’embrione un asse verticale (asse craniocaudale) e due estremità: cefalica e caudale. Tutt’intorno appaiono masse di tessuto, i somiti, dai quali si svilupperanno le cartilagini e i muscoli. Il diciottesimo giorno si forma un ispessimento sull’ectoderma: è la placca neurale, detta anche cresta neurale, che è all’origine di tutto il sistema nervoso. Mentre l’embrione si sviluppa, il resto delle cellule si organizza per provvedere alla sua nutrizione. Si forma così una membrana nutritizia, il corion, che viene ben presto rivestita da una membrana sottile, l’amnio, di origine ectodermica, la quale delimita la cavità in cui si sviluppano prima l’embrione e poi il feto, detta cavità amniotica.
Quarta settimana Il ventiduesimo o il ventitreesimo giorno l’embrione ha le dimensioni di un chicco di grano ed è praticamente diritto. Il ventiquattresimo giorno compare il cuore. Intorno al ventiseiesimo giorno l’embrione si incurva a C e diventano visibili gli abbozzi delle braccia. Alla fine della quarta settimana sono già presenti accenni di gambe e, ai due lati del capo, i cristallini dei futuri occhi. In questo periodo compaiono anche, nella regione cefalica, formazioni dette archi branchiali, ossia ispessimenti separati da solchi (fessure branchiali), destinati a dare origine alla mascella e alla mandibola, ad alcune strutture del collo e alle orecchie interne.
Quinta settimana Si sviluppa il cervello. La testa si ingrandisce e si inclina in avanti. Si sviluppa il cordone ombelicale. A 5 settimane, l’embrione misura da 5 a 8 mm ed è dotato di un intestino.
Sesta settimana Gli abbozzi degli arti, soprattutto di quelli superiori, si differenziano in regioni: sono riconoscibili il gomito e il polso; sulla mano, che ha la forma di una paletta, appaiono dei raggi, le future dita. Il volto assume fattezze umane: il futuro condotto uditivo è un solco, quello che sarà il padiglione auricolare un cuscinetto. L’occhio è visibile. Tronco e collo si raddrizzano. Appaiono i somiti della regione lombosacrale. L’embrione misura da 10 a 14 mm.
Settima settimana Gli arti si formano distintamente. Le braccia si proiettano davanti al cuore. Si formano le dita e fa la sua comparsa un’ernia ombelicale. L’embrione misura da 17 a 22 mm.
Ottava settimanaGli arti sono ben delineati. Le dita delle mani, palmate, si allungano e si delineano quelle dei piedi. Gli occhi si aprono e cominciano a formarsi le palpebre. I padiglioni auricolari, attaccati molto in basso, sono ben riconoscibili, e così il collo. L’addome è meno sporgente, il cordone ombelicale più corto. Alla fine dell’ottava settimana scompare l’appendice caudale. L’embrione misura ora da 28 a 30 mm. Sono già presenti gli organi genitali esterni, che però non permettono ancora di definire il sesso. Termina lo stadio embrionale in senso stretto e l’embrione prende il nome di feto.
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