Cordone ombelicale
Struttura di congiunzione contenente i vasi che collegano il feto alla placenta, assicurandogli l’apporto di ossigeno ed elementi nutritivi provenienti dal sangue materno.
Il cordone ombelicale si presenta come una grossa corda attorcigliata, lunga (al termine della gravidanza) 40-60 cm e larga 1-2 cm. È costituito da una sostanza simile a gelatina (gelatina di Wharton) disposta intorno alla vena ombelicale, che trasporta il sangue ossigenato, e alle due arterie ombelicali, che fanno affluire alla placenta il sangue venoso del feto.
Poiché gli scambi tra il feto e la madre avvengono attraverso la placenta, arterie e vene ombelicali contengono tutte sangue esclusivamente fetale. Una puntura del sangue ombelicale, eseguita sotto controllo ecografico, permette di diagnosticare stati di sofferenza o patologie del feto, e di studiare il suo cariotipo (l’insieme dei cromosomi).
Caduta del cordone Non appena il neonato comincia a respirare, la circolazione sanguigna fetale si interrompe e il forame di Botallo (che nel feto permetteva il passaggio del sangue dall’atrio destro a quello sinistro) si chiude a creare una circolazione autonoma. Il cordone non ha quindi più alcuna utilità e viene reciso utilizzando un paio di pinze a una distanza di circa 2 cm dalla parete addominale del neonato. Il moncone viene disinfettato quotidianamente con alcol al 60% ed eosina in soluzione acquosa; in seguito, viene ricoperto da una garza sterile mantenuta in sede da una fascia elastica o da un cerotto anallergico. Il cordone cade spontaneamente nel giro di una quindicina di giorni lasciando una cicatrice, l’ombelico. Mettendo in pratica questi accorgimenti, è possibile lavare il neonato appena viene dimesso dal reparto maternità, prima della cicatrizzazione e della caduta del cordone.
Patologie
Le anomalie del cordone sono particolarmente gravi, perché rischiano di interrompere l’afflusso di sangue al feto. I nodi del cordone, per esempio, possono causare la morte del feto in utero.
Durante il travaglio, la compressione del cordone dà luogo a un rallentamento del battito cardiaco del feto, e può richiedere l’estrazione rapida con il forcipe, se il collo uterino è dilatato a sufficienza, o il parto cesareo.
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