Intestino
Lungo segmento del tubo digerente costituito, nell’ordine, da duodeno, digiuno, ileo, cieco, colon e retto.
La funzione dell’intestino è di portare a termine la digestione iniziata con la masticazione e proseguita nello stomaco.
La sua parete esterna è formata da due strati di muscolatura liscia, uno longitudinale e l’altro trasversale. La parete interna, la mucosa intestinale, è ricoperta da epitelio e presenta nel suo spessore ghiandole che secernono i succhi digestivi. In base alle diverse funzioni svolte si distinguono due segmenti intestinali principali, ovvero intestino tenue e colon.
L’intestino tenue, lungo circa 7 m, comprende nell’ordine duodeno, digiuno e ileo: digiuno e ileo formano 15 o 16 grandi pieghe, dette anse, disposte liberamente all’interno della cavità intestinale.
La mucosa del tenue è rivestita dai villi, responsabili dell’assorbimento dei principi nutritivi. Durante la vita fetale, l’intestino tenue è collegato al cordone ombelicale, di cui talvolta rimane una traccia nell’adulto nota come diverticolo di Meckel.
Il colon, o intestino crasso, è lungo circa 1,40 m ed è abboccato all’ileo mediante la sua porzione iniziale, il cieco. La sua funzione principale è di assorbire acqua ed elettroliti concentrando le materie non digeribili. L’accumulo di questi scarti (feci) nell’ultima parte del colon, il retto, innesca quando necessario l’impulso della defecazione.
Esami e patologie
Per l’esplorazione dell’intestino ci si avvale sia della radiografia, in particolare clisma opaco o a doppio contrasto (più recentemente della TC colografia, la cosiddetta colonscopia virtuale), sia dell’endoscopia: enteroscopia (digiuno e ileo), colonscopia (colon), rettoscopia (retto), che permettono di effettuare biopsie.
Le patologie intestinali includono malattie infettive, parassitarie, infiammatorie (malattia di Crohn, rettocolite emorragica), occlusioni, perforazioni, sindromi da malassorbimento, tumori benigni e maligni, ulcere.
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