Gomito
Articolazione posta nel punto di congiunzione del braccio e dell’avambraccio. Il gomito è costituito dalla giustapposizione di tre articolazioni: omeroradiale, omeroulnare e radioulnare; tali articolazioni danno luogo però a una sola cavità articolare, una sola sinovia, una capsula e un apparato legamentario unici.
Anteriormente si trova la regione della piega del gomito, attraversata da molti muscoli (bicipite brachiale anteriore, muscoli epitrocleari ed epicondilei).
Questi delimitano la doccia bicipitale (depressione allungata del bicipite) interna, solcata dalle arterie omerale, radiale, ulnare e dal nervo mediano, e la doccia bicipitale esterna, attraversata dal nervo muscolocutaneo e dal nervo radiale.
Posteriormente, il gomito comprende la regione olecranica, per la quale passa il nervo ulnare.
Fisiologia
L’articolazione dell’omero con l’ulna e il radio permette i movimenti di flessione ed estensione dell’avambraccio sul braccio; le articolazioni omeroradiale e radioulnare permettono i movimenti di pronazione (rotazione verso l’interno) e supinazione (rotazione verso l’esterno).
Patologie
La lussazione del gomito consiste nella fuoriuscita dell’ossatura dell’avambraccio rispetto all’omero.
La lussazione posteriore, la più frequente, si osserva nell’adulto in seguito a una caduta sul palmo della mano. Immediatamente dopo il trauma la faccia posteriore del gomito è sede di una depressione caratteristica, che ben presto lascia il posto a un gonfiore diffuso. Questa lussazione, messa in evidenza dalle indagini radiografiche, può essere associata a varie fratture (apofisi coronoide, testa del radio). Alla riduzione deve far seguito l’immobilizzazione; talvolta occorre riparare chirurgicamente gli elementi capsulolegamentari. La sindrome della pronazione dolorosa insorge nel bambino intorno ai 3 anni di età, quando l’adulto tenendolo per mano gli tira il braccio verso l’alto. Il bambino lamenta dolore al gomito e l’avambraccio inerte resta in pronazione. La riduzione si ottiene realizzando un movimento di flessione del gomito e di supinazione dell’avambraccio. La frattura dell’olecrano rende necessaria l’ingessatura, che va portata per circa 1 mese. Se l’osso si è spostato, si effettua una riparazione ossea con cerchiaggio o per mezzo di una vite.
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