Dermatologia ed estetica
Il concetto di bellezza
Modelli di bellezza
Al giorno d’oggi i concetti di immagine corporea e di bellezza tendono a essere associati, in base a una visione imperante che considera la bellezza un sinonimo di perfezione corporea.
Oscar Wilde, nel suo celebre Il ritratto di Dorian Gray, scriveva che “la bellezza è una delle forme del Genio – è più alta anzi del Genio perché non ha bisogno di chiarimenti. È uno dei grandi fatti del mondo, come la luce del sole, o il tempo della primavera, o il riflesso in acque cupe di quella conchiglia d’argento che noi chiamiamo luna. Non può essere messa in dubbio. Ha il diritto divino della regalità. Rende principi quelli che la posseggono […]. Quando la vostra giovinezza se ne andrà, la vostra bellezza sparirà con lei, e allora scoprirete subito che non vi saranno più trionfi per voi, oppure vi dovrete contentare di quei trionfi meschini che la memoria del vostro passato renderà più amari che sconfitte”.
La cultura dei nostri giorni ha progressivamente incorporato modelli di bellezza ideale da proporre, in modo acritico e inconsapevole, come chiavi d’accesso a felicità, benessere e successo. Si sono così creati e rafforzati stereotipi riguardanti il corpo e l’immagine ideale che vanno a influenzare la mente di ognuno, proprio perché la ricerca di conferme della propria identità passa soprattutto attraverso il riconoscimento di sé nell’altro.
Succede così che chi non corrisponde ai canoni in vigore venga criticato, etichettato, deriso o, in casi estremi, venga persino emarginato o fatto oggetto di bersaglio di atti di bullismo.
Da quanto detto, si capisce come la nostra identità, nelle scelte, negli atteggiamenti, ma soprattutto nella qualità della vita, venga prepotentemente influenzata dalla percezione che si ha della propria immagine corporea. L’insoddisfazione per il proprio corpo è, in questo senso, una sensazione soggettiva di inadeguatezza che si prova nei confronti della propria fisicità complessiva o di parti di essa, sensazione che si avverte particolarmente nel momento in cui si viene a creare una discordanza tra l’immagine che un individuo ha del proprio corpo e quella ideale (anche se quest’ultima risulta spesso manifestamente irraggiungibile); l’amarezza e l’insoddisfazione possono divenire, a lungo andare, così intense e disturbanti da creare una serie di sentimenti negativi verso se stessi e portare a mettere in atto comportamenti lesivi per la propria salute. In questi casi, l’immagine corporea è quindi il frutto di una percezione distorta che porta l’individuo a sovra- o sottostimare le proprie caratteristiche fisiche e la propria affettività e, di conseguenza, a mettere in atto comportamenti negativi contro di sé.
L’insoddisfazione per la propria immagine corporea potrebbe, allora, avere conseguenze psicologiche piuttosto gravi, tali da spingere la persona verso disordini del comportamento alimentare, depressione, bassa autostima, ansia, abuso di tabacco e di droghe.
Nel confronto con i modelli corporei imposti dai media, ciascuno di noi può generare una serie di reazioni mirate a migliorare o peggiorare la nostra immagine corporea, in una gamma di comportamenti modulata sulla differente intensità dei due atteggiamenti limite, cioè l’ipercontrollo della propria immagine da un lato e la trascuratezza dall’altro: la modalità di risposta, quindi, non cambia nella qualità, bensì nella quantità, nella differente intensità con cui uno dei due atteggiamenti prevale sull’altro.
D’altra parte, il confronto e lo stimolo a modificare la propria immagine corporea può, se moderato, sicuramente giovare alla persona, spingendola a mettere in atto una serie di comportamenti volti a migliorare la propria immagine e la propria salute. I problemi reali nascono nel momento in cui una moderata insoddisfazione per il proprio aspetto si trasforma in un “chiodo fisso”, condizionando la qualità di vita e finalizzando ogni comportamento e pensiero ad alleviare l’angoscia che tale insoddisfazione provoca.
Gli adolescenti e i giovani adulti, in particolare i soggetti di sesso femminile, sono particolarmente esposti a questo rischio, ma l’insoddisfazione per la propria immagine corporea può coinvolgere chiunque: se allora, fino a poco tempo fa, erano soprattutto le donne a essere insicure sulla propria immagine corporea, oggi questo sentimento si sta diffondendo sempre più tra i maschi (sicuramente anche in conseguenza della propaganda mediatica di un ideale di bellezza maschile fondato su un corpo muscoloso e “scolpito”).
Le fonti decisive nel formare una percezione negativa della propria immagine corporea sono in sostanza tre, e cioè il gruppo dei pari, la famiglia e i mass media: insieme, questi tre attori sociali contribuiscono spesso a rafforzare canoni di bellezza rigidi, irrealistici e non sani, influenzando, e in casi estremi addirittura “plagiando”, le giovani menti.
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