Intossicazione acuta da alcol -Effetti dell’assunzione di alcol
L’etanolo, dopo essere stato ingerito, viene rapidamente assorbito dalla mucosa orale, dallo stomaco e dall’intestino tenue, quindi si distribuisce in tutto il corpo. Circa il 90% viene metabolizzato, mentre una piccola parte viene eliminato nelle urine, nel sudore e nell’aria espirata: il rapporto di concentrazione di etanolo nel sangue e nell’aria espirata (valore misurato con l’etilometro per insufflazione) è relativamente costante, e un’alcolemia di 80 mg/100 ml equivale a circa 35µg/100ml di etanolo nell’aria espirata.
La maggiore concentrazione di etanolo nel sangue si verifica tra i 30 e i 60 minuti dall’ingestione.
Il metabolismo comincia già nello stomaco a opera di un enzima, l’alcol deidrogenasi gastrica, ma per lo più avviene nel fegato, dove l’etanolo viene prima trasformato in acetaldeide (un composto tossico che contribuisce al danno da etanolo) e poi convertita, dall’aldeide deidrogenasi, in acido acetico. Un altro enzima che può metabolizzare l’etanolo è il CYP2E1, appartenente al complesso del citocromo P450, che interviene quando la quantità di etanolo assunta supera la capacità di “distruggerlo” propria delle deidrogenasi.
Effetti sul sistema nervoso I sintomi neurologici costituiscono l’effetto più evidente e grave dell’intossicazione etilica, che ha la capacità di deprimere il sistema nervoso centrale e, analogamente a sostanze come i barbiturici o le benzodiazepine, ha effetto ansiolitico e provoca disinibizione comportamentale. Per quest’ultimo motivo nella prima fase dell’intossicazione da alcol l’individuo è iperattivo, con cambiamento del tono dell’umore, ipomania, impulsività, aggressività, deficit della critica, compromissione dell’affettività; nella seconda fase prevale invece l’attività depressiva, con sonnolenza e incoordinazione motoria unite a difficoltà del linguaggio e della vista.
Effetti sul sistema cardiocircolatorio L’ingestione acuta di etanolo provoca vasodilatazione cutanea e un aumento del flusso sanguigno a livello gastrico, con aumentata perdita di calore; ciò fa diminuire la temperatura corporea e, per un concomitante effetto depressorio sui centri regolatori della temperatura a livello centrale, aumenta il rischio di morte per ipotermia. L’alcol inoltre ha effetti a livello cardiaco, dove provoca aritmie (più frequentemente fibrillazione atriale, ma anche aritmie ventricolari e morte improvvisa) e deprime la capacità contrattile del cuore.
Effetti sui reni e l’apparato gastroenterico L’ingestione acuta di alcol stimola la diuresi, effetto non presente nel consumo cronico. Per quanto riguarda l’apparato gastroenterico, aumenta la secrezione salivare e gastrica, effetti riflessi prodotti dal gusto e dall’azione irritante di alte concentrazioni di etanolo a livello gastrico; per lo stesso motivo possono essere presenti nausea e vomito. L’alcol ha un effetto tossico acuto e cronico sul pancreas, e probabilmente un’azione tossica diretta sulle cellule degli acini pancreatici. Gli effetti tossici sul fegato si evidenziano invece solo con l’abuso cronico, tuttavia un’intossicazione acuta rilevante è in grado di produrre un danno responsabile dell’aumento degli enzimi (AST, ALT, g-GR) agli esami ematici.
Effetti sull’apparato genitale Sia l’esposizione acuta all’alcol sia quella protratta nel tempo provocano impotenza nell’uomo. L’effetto sulla funzione sessuale nelle donne è meno noto, ma in donne alcoliste sono state segnalate una diminuzione della libido e della lubrificazione vaginale e alterazioni del ciclo mestruale.
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